Energia e strutture socio-sanitarie: le soluzioni di Edison Next per renderle sostenibili, efficienti e competitive

A tu per tu con Lorenzo Misani, Tertiary Market Director di Edison Next.

Misani, ci può spiegare il perché della partnership tra Confcommercio Salute, Sanità e Cura ed Edison Next?

“A unirci è la condivisione di valori e obiettivi, sia dal punto di vista etico, che economico e ambientale. Entrambi ci impegniamo ogni giorno per garantire i massimi livelli di comfort e sicurezza che una struttura può offrire alle persone che la vivono ed entrambi puntiamo a raggiungere i massimi standard qualitativi con prestazioni efficienti e sostenibili.

Con Confcommercio Salute, Sanità e Cura abbiamo avviato un percorso di partnership che porterà alla reciproca comprensione delle esigenze del settore in ottica di transizione energetica ed ecologica e allo studio di azioni congiunte per conoscere e soddisfare i bisogni delle realtà degli associati; bisogni spesso non ancora espressi, compresi e declinati dalle singole realtà.

Proprio per questo abbiamo deciso di partecipare al premio Best Italian Health Care Awards 2023 delle strutture socio sanitarie con l’obiettivo da un lato di valorizzare e premiare le eccellenze italiane in questo ambito, dall’altro di portare in generale agli associati la visione di Edison Next, le sue competenze tecniche e digitali per stimolare e rendere possibile, concreto ed efficace il loro percorso di eccellenza anche nell’ambito energetico.

Edison Next è infatti focalizzata da sempre  su questi aspetti: è la società del gruppo Edison che accompagna clienti e Pubbliche Amministrazioni nel loro percorso di decarbonizzazione. Fa parte di un gruppo che da 140 anni è pioniere dell’innovazione energetica: abbiamo portato in Italia le prime centrali idroelettriche a fine ‘800 e le prime reti di trasmissione dell’energia contribuendo allo sviluppo del Paese. Stiamo costruendo ora, in una fase storica in cui è cruciale contenere sia i costi dell’energia sia le emissioni, percorsi responsabili di riduzione dei consumi energetici nei diversi settori  e di riduzione delle emissioni di CO2, facendo leva come detto sul digitale e sulle tecnologie più all’avanguardia.

In quest’ottica, le strutture socio-sanitarie sono un partner ideale: i loro diversificati bisogni e usi di energia termica, frigorifera ed elettrica possono essere soddisfatti a 360 gradi dai nostri servizi di efficientamento. In una struttura socio-sanitaria si fa uso h24 di illuminazione, riscaldamento, raffrescamento e c’è il vapore, indispensabile soprattutto per le operazioni di sterilizzazione e sanificazione. Altrettanto importante è mantenere condizioni di qualità dell’aria sempre ottimali e garantire temperature e microclima adeguati in ogni ambiente.

Gli ultimi dati dicono che nel settore sanitario la spesa energetica nel 2022, rispetto all’anno precedente, è aumentata di quasi l’80%. A crescere è stata soprattutto l’elettricità, con salti importanti di prezzo legati alle drammatiche tensioni internazionali che abbiamo vissuto da inizio 2022, ma ci sono stati anche incrementi del costo per il riscaldamento arrivati in alcuni periodi a più 75%.

Attraverso percorsi di transizione energetica è possibile ridurre e stabilizzare questi costi, aumentando l’efficienza e la sostenibilità delle strutture e migliorando il comfort e la sicurezza per gli ospiti.

Basti pensare che un intervento semplice come la sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a LED garantisce un risparmio energetico di oltre il 70% della quota di energia elettrica legata a questo fabbisogno. Consumare meno vuol dire sprecare meno”.

Diceva che le strutture socio-sanitarie sono il partner ideale di Edison Next, perché siete in grado di soddisfare i loro bisogni energetici a 360 gradi. Ci può fare esempi pratici?

“Le strutture socio-sanitarie sono realtà complesse, spesso costituite da più edifici, ciascuno con proprie finalità e caratteristiche e con esigenze energetiche specifiche articolate.

1) C’è l’ambito dell’efficientamento degli impianti: abbiamo già citato l’illuminazione e di come si più risparmiare fino al 70% sui costi dell’energia destinata ai corpi illuminanti, ma in tutte queste realtà abbiamo poi un impiego di elevate quantità di energia anche per riscaldamento, ventilazione e condizionamento degli ambienti per mantenere costanti le condizioni termo-igrometriche specifiche per ogni locale e destinazione d’uso; pensiamo ad esempio alle zone delle strutture di accoglienza dove è richiesto un continuo ricambio dell’aria, alle “zone ad alta densità di cura” come terapie intensive e sale operatorie, dotate di impianti di raffreddamento/riscaldamento particolarmente energivori, o, ancora, alle strutture dedicate alla diagnostica di immagine e ai laboratori di analisi, che dispongono di un considerevole numero di apparecchiature biomediche, anch’esse dal forte fabbisogno energetico.

2) C’è l’ambito poi degli edifici, dove siamo in grado di operare con soluzioni di riduzione delle perdite energetiche termiche e, soprattutto, del facility management. Un ruolo cruciale nel promuovere l’efficienza energetica è proprio in quest’ambito: operiamo impiegando le tecnologie più avanzate – come sistemi evoluti regolazione degli impianti, di gestione della loro manutenzione (CMMS), abbinando algoritmi di intelligenza artificiale alla manutenzione predittiva, ai sistemi di monitoraggio energetico, a sensori intelligenti e componenti smart e IoT .

Riassumendo questo punto: possiamo garantire la massima efficienza degli impianti, riducendone i consumi e mantenendo l’ambiente di degenza più confortevole e salutare.

E’ quindi chiaro che oltre agli interventi più tradizionali di efficientamento è per noi fondamentale l’aspetto della digitalizzazione: con sistemi di gestione integrata e piattaforme digitali si possono monitorare e analizzare in tempo reale i consumi energetici, gestire le risorse – sanitarie e non – in maniera più efficiente e migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti nel suo complesso, rendendo meno gravosa e più sicura la loro permanenza presso le strutture.

3) Un capitolo poi specifico della realtà di assistenza socio-sanitaria è quello dell’autoproduzione, che consente di produrre localmente l’energia necessaria: questo è l’ambito storico dove il Gruppo Edison ha espresso la sua eccellenza grazie a soluzioni ottimizzate e sempre aggiornate all’ultima tecnologia disponibile in ambito di fotovoltaico, cogenerazione e trigenerazione e pompe di calore, anche geotermiche.

Vorrei sottolineare non solo questa nostra responsabilità a supporto dei Clienti nel ridurre i costi e diminuire l’impatto ambientale, ma anche il nostro impegno nello sviluppare modelli virtuosi di condivisione dell’energia, creando così le premesse perché queste strutture sanitarie possano essere integrate in Comunità Energetiche Rinnovabili, anche beneficiando degli incentivi previsti.

4) C’è poi anche il filone della mobilità: queste strutture dispongono di una flotta di cui noi possiamo seguire l’iter di elettrificazione, fornendo anche energia 100% green; per noi la mobilità non è solo elettrica, ma è in generale un concetto di mobilità sostenibile che utilizza anche soluzioni come l’idrogeno e il biometano.

L’idrogeno sembra ancora molto lontano: in realtà non lo è e come Gruppo siamo già operativi con progetti in diversi ambiti anche legati alla mobilità. Pensiamo alle auto elettrice: se ne parlava da tanto e a un certo punto nel giro di pochi mesi dalla televisione sono scomparse le pubblicità di veicoli diesel e benzina, di incentivi per questi veicoli e si è parlato e si parla solo di elettrico o al più ibrido, nei parcheggi delle aziende in sei mesi sono spuntate colonnine di ricarica o wall box. Con l’idrogeno sarà la stessa cosa; non è questione di “se accadrà”, ma di quando accadrà e non sarà poi così lontano nel tempo.

In estrema sintesi: i margini di intervento sono notevoli e le soluzioni descritte possono davvero rappresentare una svolta per la decarbonizzazione della sanità”.

Sono tutti interventi importanti e utili, ma quanto possono pesare sul bilancio di una struttura socio-sanitaria?

“Il modello di business da seguire è molto importante, possiamo distinguere due macro-modelli.

Quello chiavi in mano in cui l’operatore energetico progetta, approvvigiona e realizza l’intervento, garantendo performance e risultati, e il cliente, in questo caso la struttura socio-sanitaria, conserva la proprietà dell’impianto, quindi si fa carico dell’investimento e poi dell’onere della gestione efficace dell’impianto.

L’alternativa è il modello ESCO, che solleva del tutto il cliente dall’investimento e dalla gestione dell’impianto. E’ il modello che come Edison Next suggeriamo ai clienti, lasciando a noi progettare, approvvigionare, realizzare e condurre nel tempo l’impianto a proprie spese. Il cliente si limita a mettere a disposizione le aree in cui intervenire e condivide i benefici degli interventi senza impegno di suo capitale.

Edison Next dispone di competenze in tanti ambiti, ma non saremmo oggi una eccellenza nella conduzione di servizi socio-sanitari, per contro pensiamo che il nostro know-how in ambito impiantistico ed energetico possa essere espresso al meglio lasciando i Clienti delle case di cura concentrati sul loro business.

Insomma, la partnership tra strutture socio-sanitarie e operatore energetico è fattibile e conveniente. Siamo contenti che Confcommercio Salute abbia sposato questa nostra visione, competenza e solidità, permettendoci di accompagnare i suoi associati in questo virtuoso percorso di transizione energetica e decarbonizzazione”.

Potrebbe interessarti anche

News

Cover stories

Iscriviti alla Newsletter