Rapporto Bes Istat 2023: cresce la rinuncia alle prestazioni sanitarie

Pubblicato dall’Istat il nuovo rapporto sul Benessere equo e sostenibile e tra i dati maggiormente significativi messi in luce c’è il fenomeno della rinuncia a prestazioni sanitarie.

L’indicatore ha esaminato il mancato accesso a visite mediche (escluse quelle odontoiatriche) o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell’offerta: lunghe liste d’attesa o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio.

La quota delle persone che hanno dovuto fare a meno delle cure ammonta al 7,6% sull’intera popolazione nel 2023, in aumento rispetto al 7,0% dell’anno precedente. Inoltre la quota della rinuncia a prestazioni sanitarie cresce all’aumentare dell’età e si confermano le differenze di genere: la quota di rinuncia è pari al 9,0% tra le donne e 6,2% tra gli uomini, con un divario che si amplia ulteriormente nell’ultimo anno per l’aumento registrato tra le donne adulte. Sul territorio, l’incremento del 2023 rispetto all’anno precedente si concentra soprattutto al Centro (dal 7,0% all’8,8%) e al Sud (dal 6,2% al 7,3%), facendo riemergere i differenziali geografici delle macroaree, che si erano attutiti tra il 2020 e il 2021 e completamente annullati nel 2022.

Per approfondire

RAPPORTO BES 2023: IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA

Potrebbe interessarti anche

News

Cover stories

Iscriviti alla Newsletter