Si è svolto mercoledì 18 maggio, presso la Sala Copernico di Milano, l’importante summit nazionale incentrato sul tema “Dall’emergenza all’eccellenza: il futuro delle Rsa nel post Covid-19”.

Una tavola rotonda, prodotta e diretta per la parte giornalistica dai professionisti di Quotidiano Sanità e Popular Science, con diffusione anche su importanti media quali Daily Health Industry e Medical Magazine Vaccini, che ha visto coinvolti relatori di grande caratura, tra cui il presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luca Pallavicini. Con lui anche il presidente di Italia Longeva Roberto BernabeiMatteo Marastoni (responsabile Governo clinico Gruppo La Villa), Claudio Mastroianni (presidente SIMIT) ed Ernesto Palummeri (responsabile Alisa per l’emergenza Covid nelle Rsa della Liguria).

Un’importante occasione di confronto su molti temi, tra cui quello dei vaccini, oltre che di riflessione sulle sfide post Covid che attendono la macroarea del settore socio sanitario.

Si è svolto mercoledì 18 maggio, presso la Sala Copernico di Milano, l’importante summit nazionale incentrato sul tema “Dall’emergenza all’eccellenza: il futuro delle Rsa nel post Covid-19”.

Una tavola rotonda, prodotta e diretta per la parte giornalistica dai professionisti di Quotidiano Sanità e Popular Science, con diffusione anche su importanti media quali Daily Health Industry e Medical Magazine Vaccini, che ha visto coinvolti relatori di grande caratura, tra cui il presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luca Pallavicini. Con lui anche il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei, Matteo Marastoni (responsabile Governo clinico Gruppo La Villa), Claudio Mastroianni (presidente SIMIT) ed Ernesto Palummeri (responsabile Alisa per l’emergenza Covid nelle Rsa della Liguria).

Un’importante occasione di confronto su molti temi, tra cui quello dei vaccini, oltre che di riflessione sulle sfide post Covid che attendono la macroarea del settore socio sanitario.

La ripresa della quotidianità deve vedere il settore socio-sanitario capace di alzare in modo significativo la qualità della propria azione e del proprio servizio nei confronti delle fasce particolarmente deboli della popolazione – ha sottolineato il presidente di Confcommercio Salute, Luca PallaviciniQualità significa innanzi tutto trasferire in azioni concrete il concetto che più ci sta a cuore: intendere sempre di più le RSA come luoghi di vita piuttosto che semplici luoghi di cura”.

Presenta sempre dati negativi la campagna per offrire la dose booster di vaccino contro il Covid ai soggetti più fragili in Italia: per questo il ministero della Salute e l’Unità per il completamento della campagna vaccinale provano a correre ai ripari, fornendo nuove indicazioni alle Regioni e chiedendo con forza un maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia, pediatri di libera scelta e un rafforzamento della “chiamata attiva”.

Il sollecito alle Regioni

In una lettera firmata dal segretario generale del ministero della Salute, Giovanni Leonardi, e dal direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale maggior generale Tommaso Petroni, si spiega come ad oggi  si stia registrando “una insufficiente adesione alla schedula vaccinale proposta, che delinea il rischio concreto di lasciare esposti allo sviluppo di malattia grave i soggetti più vulnerabili”. Da qui il sollecito a Regioni e PA su più punti:

rafforzare con immediatezza le campagne di informazione pubblica sulla utilità delle dosi aggiuntive, declinate per fasce di popolazioni a rischio;

coinvolgere direttamente e senza indugi i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta nella campagna vaccinale;

rafforzare da subito il sistema della “chiamata attiva” dei singoli cittadini interessati alla somministrazione.

Da Icmra e Oms supporto a operatori per rafforzare la fiducia nei vaccini

In parallelo l’Ema ha approvato una dichiarazione per gli operatori sanitari sviluppata congiuntamente dalla  International Coalition of Medicines Regulatory Authorities (Icmra) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). La dichiarazione si pone l’obiettivo di aiutare gli operatori sanitari a rispondere alle domande sul ruolo delle autorità regolatorie nella supervisione dei vaccini Covid e di rassicurare il personale medico sulla sicurezza dei vaccini. L’Icmra e l’Oms inoltre evidenziano anche le misure messe in atto a livello nazionale e globale per monitorare continuamente la sicurezza dei vaccini Covid utilizzati nei paesi di tutto il mondo.

La dichiarazione contiene anche informazioni aggiornate, nonché domande e risposte su:

dati di studi clinici (compresi studi sull’efficacia);

varianti del virus COVID-19;

eventi avversi comunemente riportati per ciascun tipo di vaccino;

gli ultimi consigli sui richiami e sulla sicurezza dei vaccini nei bambini e nelle donne in gravidanza.

L’Icmra e l’Oms continueranno a monitorare i dati sui vaccini e sulla loro sicurezza e a fornire eventuali aggiornamenti non appena disponibili. Lo sviluppo della dichiarazione congiunta, che è stata  aggiornata l’ultima volta nel gennaio 2021, ha fatto seguito a una serie di discussioni tra i membri dell’Icmra e l’Oms sull’importanza della fiducia del pubblico nei vaccini Covid.

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