L’intervento del presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura nella serata di martedì 14 febbraio a Primocanale, nell’ambito di un confronto allargato tra istituzioni e operatori del mondo della Sanità.
Dopo l’introduzione, in forma massiva, dello smart working per contenere l’emergenza sanitaria da Covid 19 nel biennio 2020/2021, l’attività lavorativa in modalità “agile” è diventata ordinaria ed è stata ricondotta al piano organizzativo lavoro agile – POLA – che le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare.
Anche lavorare in modalità “agile”, peraltro, non è esente da rischi per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, sotto il profilo delle posture incongrue, delle abitudini scorrette che possono determinare l’insorgere di patologie muscolo scheletriche.
La collaborazione tra l’Inail Direzione regionale (con il protocollo del dicembre 2020) e Direzione territoriale (con l’accordo attuativo del luglio 2021), da un lato, e l’Università di Genova, in particolare il Dipartimento della salute, dall’altra, si è tradotta in un percorso informativo on line rivolto a tutta la comunità accademica – docenti, studenti, personale tecnico amministrativo – con la finalità di sensibilizzare e supportare questa platea a porre costante attenzione a stili di vita e di lavoro all’insegna della salvaguardia di una condizione, la più ottimale possibile, di benessere personale e lavorativo.
Come evidenziato dall’Inail, le patologie dell’apparato muscoloscheletrico affliggono tre lavoratori su cinque e sono tra le tecnopatie più diffuse e comuni in Europa, interessando trasversalmente addetti di comparti produttivi diversi e impattando negativamente sulla qualità della vita professionale e sociale dei lavoratori. Uno dei compiti dell’Inail è quello di sensibilizzare diffusamente su questo fenomeno i lavoratori, i datori di lavoro, le associazioni professionali, le parti sociali e le istituzioni, fornendo informazioni su come prevenirlo e gestirlo.
Il “prodotto informativo”, inizialmente pensato per i lavoratori in modalità agile, contiene suggerimenti fruibili da tutti i lavoratori che svolgono attività di natura amministrativa ed è articolato in una serie di moduli informativi incentrati su indicazioni (anche pratiche) in grado di eliminare posture incongrue e comportamenti scorretti.
Cliccando su QUESTO LINK è possibile avere maggiori dettagli e scaricare tutti i contenuti informativi.
“Siamo al lavoro per istituire in tempi rapidi un primo incontro utile alla creazione di un tavolo di confronto allargato con la Regione e i sindacati: urge dar vita, una volta per tutte, a un vero e proprio gruppo di lavoro che definisca una programmazione di larga scala per una reale e concreta svolta del settore socio sanitario in Liguria”. Lo dichiara Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, all’indomani dei gravi fatti di cronaca emersi in una Rsa di Taggia, con 10 arresti e 14 sospensioni dall’esercizio di pubblico servizio per maltrattamenti ai danni di pazienti anziani, in parte o del tutto non autosufficienti.
“I nostri appelli inascoltati, a livello locale e nazionale, sono ormai troppi e per il settore, prima schiacciato dalla pandemia e oggi troppo spesso infangato dalle cronache, non c’è più tempo da perdere. – aggiunge Pallavicini – Per questo ci siamo immediatamente attivati con Regione Liguria e con i sindacati territoriali per individuare rapidamente uno spazio di confronto allargato: bisogna programmare e occorre farlo insieme. Confcommercio Salute in questo senso è pronta a fare la propria parte e ribadisce ancora una volta i punti chiave su cui occorrerà lavorare: revisione delle regole dell’accreditamento, controlli severi, formazione e valorizzazione del personale, tutela di chi investe in qualità e sicurezza”.
“Come già evidenziato in passato, il cambio di marcia non può più essere posticipato. – conclude Pallavicini – L’intera comunità si deve impegnare, assumendosi la responsabilità di garantire interventi efficaci ed efficienti, in linea con le indicazioni della Carta europea dei diritti delle persone anziane non autosufficienti”.