Si è svolto martedì 21 ottobre l’evento promosso dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, dal titolo: “L’Assistenza agli Anziani: un Investimento per il Futuro”. L’obiettivo dell’incontro è promuovere un’occasione di riflessione condivisa tra istituzioni, esperti e società civile sui contenuti e le opportunità della Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ha partecipato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Si è svolto martedì 21 ottobre a Roma l’incontro pubblico “L’assistenza agli anziani: un investimento per il futuro dell’Italia” organizzato dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza (a cui aderisce Confcommercio Salute) che, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, ha rilanciato alcuni temi cruciali per l’assistenza agli anziani non autosufficienti.

La Riforma del welfare per gli anziani non autosufficienti è una priorità assoluta, troppo spesso trascurata nel dibattito pubblico. Si tratta di un tema cruciale per il presente e il futuro del Paese, che richiede strumenti adeguati e politiche lungimiranti.

Il tempo, come dimostrano i dati statistici, è un fattore cruciale. Il rischio è mettere mano al settore troppo tardi, cioè quando, a causa del rapido invecchiamento della popolazione, azioni incisive saranno impossibili”, ha spiegato Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. “Quattro sono gli obiettivi concreti da cui partire per attuare la Riforma: semplificare il labirinto burocratico da affrontare per ricevere i sostegni; aumentare l’aiuto economico per chi offre contratti regolari ai badanti; incrementare la disponibilità di personale specializzato per assistere gli anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali; infine introdurre fondamentali servizi domiciliari per chi non è autosufficiente, oggi totalmente assenti”.

In Italia, poco meno di un quarto della popolazione (24,3%) ha più di 65 anni: circa 14 milioni di persone. Di queste, 4 milioni non sono autosufficienti e necessitano di assistenza continuativa nella vita quotidiana. È la fascia di popolazione che cresce più rapidamente nel Paese: fra dieci anni, si stima che saranno circa 6 milioni. “Per questo – ha dichiarato Eleonora Vanni, coordinatrice del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza – prendersi cura non può essere lasciato solo alle famiglie e ai professionisti, ma è un dovere sociale ed etico che chiama in causa la politica e la società tutta nelle sue diverse articolazioni. Con queste prospettive di invecchiamento occorre pensare oggi ad un welfare del futuro in grado di farvi fronte senza sacrificare i diritti e la qualità della vita degli anziani e dei familiari nonché dei professionisti che, peraltro, già oggi non rispondono numericamente ai fabbisogni attuali”.

All’incontro  ha partecipato  anche  il  Ministro  della  Salute,  Orazio  Schillaci,  che  ha affermato: “La civiltà di una Nazione si valuta dall’attenzione che si dedica ai più fragili e l’assistenza agli anziani non autosufficienti è uno degli aspetti sui quali siamo fortemente impegnati. Abbiamo aumentato i fondi per l’investimento del PNRR sull’assistenza domiciliare integrata raggiungendo in anticipo l’obiettivo del 10% di over 65 assistiti al domicilio. Siamo tornati ad essere la seconda Nazione più longeva al mondo, ma vogliamo che gli over65 vivano più a lungo e meglio. Per fare questo è fondamentale puntare sulla prevenzione, non solo per la salute, ma anche per la sostenibilità del nostro servizio sanitario pubblico, che rappresenta ancora un modello all’estero per i suoi principi fondanti cioè equità e accessibilità alle cure, attenzione agli indigenti e ai fragili che siamo impegnati a difendere e preservare”

L’iniziativa si è configurata come un’occasione fondamentale per rilanciare il tema dell’assistenza agli anziani come investimento strategico per la coesione sociale e il benessere del Paese.

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