Giornata Mondiale contro il Cancro: i dati in rilievo e le azioni più significative

Close the care gap”, ossia eliminare le disparità nelle cure. E’ lo slogan scelto per la Giornata Mondiale contro il Cancro 2022, che si celebra il 4 febbraio. Una data che, a livello internazionale, punta sulla crescita della conoscenza e sulla riduzione delle disuguaglianze. “Una corretta informazione può salvare la vita – ha sottolineato Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – basti pensare che oltre un terzo dei casi di tumore sarebbe evitabile seguendo una manciata di buone e semplici regole per la prevenzione e la diagnosi precoce”.

Le quattro iniziative dell’Ue

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro il Cancro, la Commissione europea ha lanciato quattro nuove iniziative per la lotta ai tumori. L’obiettivo, come dichiarato dalla presidente Ursula von der Leyen, è “che tutti nell’Unione europea ricevano le cure oncologiche di cui hanno bisogno. Sappiamo che questa lotta ha subito una battuta d’arresto a causa della pandemia – ha aggiunto – e attualmente si stima che un milione di casi potrebbero non essere stati diagnosticati”.

In media in Europa il cancro colpisce gli uomini in misura leggermente superiore rispetto alle donne, con il 54% di nuovi casi e il 56% di decessi. Il carcinoma della mammella è tuttavia il tumore più diagnosticato, con oltre 355 mila donne colpite nell’Ue solo nel 2020. Vi sono inoltre notevoli disparità tra gli Stati membri e al loro interno e tra gruppi di popolazione per quanto riguarda la diagnosi precoce, il trattamento e la qualità dell’assistenza ai pazienti. Da qui l’istituzione di un registro delle disuguaglianze di fronte al cancro, che individuerà le tendenze e le disparità tra gli Stati membri e le regioni, e metterà in luce le disuguaglianze nella prevenzione e nella cura del cancro dovute al genere, al livello di istruzione e al reddito, nonché le disparità tra le zone urbane e rurali. Il registro orienterà gli investimenti e gli interventi a livello dell’Ue, nazionale e regionale.

La Commissione farà inoltre un invito a presentare contributi sullo screening dei tumori che sarà utilizzato per aggiornare la raccomandazione del Consiglio del 2003 relativa allo screening. Ciò rientra nell’obiettivo del piano contro il cancro di garantire che il 90% della popolazione dell’Ue che soddisfa i requisiti per lo screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi entro il 2025.

Si prevede inoltre un’azione comune sulla vaccinazione contro l’Hpv, per aiutare gli Stati membri a migliorare la comprensione e la conoscenza del papillomavirus umano da parte del pubblico e a promuovere la diffusione della vaccinazione.

La quarta “mission” è quella di istituire la rete dell’Ue dei sopravvissuti al cancro giovanile, per rafforzare il follow-up a lungo termine nei piani di cura dei tumori a livello nazionale e regionale e mettere in contatto i giovani che sono stati colpiti dal cancro e le loro famiglie, nonché i prestatori di assistenza informali e formali.

La campagna mondiale 2022-2024

Le stime presentate in occasione della Giornata mondiale di quest’anno si focalizzano su un dato significativo: si prevede che entro il 2030 ben il 75% delle morti premature dovute al cancro si verificherà nei Paesi a basso e medio reddito. Le disuguaglianze crescono anche sul fronte economico o socio-culturale, passando per differenze di genere, orientamento sessuale, età, etnia, livelli d’educazione e d’informazione. La nuova campagna triennale prevede per il 2022 una presa di coscienza del problema per arrivare a costruire un futuro in cui tutte le persone vivano in modo più sano, possano avere accesso agli strumenti di prevenzione e di cura migliori, indipendentemente da dove sono nate, vivono, lavorano, dalla loro età e dal sesso. Nel 2023 si punterà a unire le voci e le forze, creare alleanze per arrivare ad azioni concrete e nel 2024 il focus sarà più politico, per arrivare a coinvolgere in modo diretto chi governa le nazioni e fare pressioni su chi prende le decisioni.

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