Con l’avvio della Fase 2 della campagna vaccinale in Italia per la somministrazione del vaccino anti-Covid, il Ministero della Salute ha aggiornato il Piano Strategico Nazionale dei vaccini con un testo aggiuntivo denominato “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target”, approvato l’8 febbraio. L’obiettivo è quello di individuare le categorie di cittadini che beneficeranno per primi della vaccinazione. L’ordine di priorità così stilato cambia rispetto a quello previsto per la precedente Fase 1 che, ricordiamo, aveva dato precedenza a operatori sanitari e sociosanitari, personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani, anziani over 80 anni.
Con la Fase 2 della vaccinazione in Italia, priorità dunque alle persone estremamente vulnerabili, i malati cronici. Il piano strategico nazionale individua come categorie prioritarie gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani, gli anziani over 80, le persone dai 60 ai 79 anni, la popolazione con almeno una comorbidità cronica. Il piano aggiornato sottolinea inoltre che, con l’aumento delle dosi di vaccino disponibili, si inizierà a vaccinare anche altre categorie di popolazione tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali anzitutto gli insegnati ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità. Sulla base di tali criteri, è stato pertanto definito il seguente ordine di priorità, con 6 categorie a cui destinare le prime dosi:
- Categoria 1
Le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19, a partire dal 16 anni di età: in tutto 2.083.609 persone; - Categoria 2
Le persone di età compresa tra 75 e 79 anni: 2.644.013 persone; - Categoria 3
Le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni: 3.324.360 persone; - Categoria 4
Le persone con aumentato rischio clinico se infettate da Covid a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età: 5.845.447 persone; - Categoria 5
Le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico: 11.901.855 persone; - Categoria 6
Le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico: 29.051.793 persone.
Ad oggi sono tre i vaccini che hanno ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio ed è consigliato, come ricorda Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare una malattia grave. L’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta invece preferenziale per la popolazione tra i 18 e 55 anni di età e senza patologie gravi.