L’aumento dei casi in Italia e nel mondo dovuto alle varianti del Covid, in particolare la variante Delta, riaccende il dibattito sulla possibilità, a partire da settembre 2021, di un’ulteriore terza dose di vaccino anti-Covid. “La nostra comunità scientifica, che è in assoluto di prim’ordine, sta facendo le sue valutazioni e presto arriveranno le determinazioni ma io ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili“, sono le recenti dichiarazioni, sul tema, del ministro della Salute Roberto Speranza. “Rassicuro tutti fin da ora comunque – ha aggiunto – che non avremo mai più né in Italia né in Europa il problema dell’approvvigionamento delle dosi. E già adesso abbiamo certezze che le dosi ci saranno per tutti”.
Cerchiamo di fare il punto della situazione e di far luce sull’argomento, con le informazioni finora disponibili per l’Italia e il resto del mondo.
Terza dose di vaccino: le posizioni in Italia
Al momento, nessuna decisione è stata presa in Italia. La posizione prevalente tra gli esperti tuttavia sembra quella di dedicare un’eventuale terza dose ai soggetti più fragili: “Una terza dose di vacccino potrebbe servire a dare un potenziamento della risposta immunitaria a chi ha già chiuso il ciclo – ha spiegato Sergio Abrignani, membro del Cts e immunologo dell’Università di Milano – Se le varianti dovessero prendere il sopravvento, allora sarà necessario fare un richiamo con un vaccino diverso, quindi non con il booster. Un terza dose di vaccino potrebbe essere disponibile tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. In Israele si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l’efficacia dei composti anti Covid è al 95%. Successivamente si abbassa all’80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione”.
Sulla questione terza dose si è espressa anche l’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali): “In questa fase non è stato ancora determinato quando potrebbe essere necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid e per quali fasce di popolazione, ma l’Ue sta già lavorando con Stati membri e produttori per accelerare le procedure in caso di bisogno”.
Secondo Giorgio Palù, presidente di Aifa e componente del Cts, per parlare di terza dose bisogna “pensare a chi, quando e cosa somministrare. Dai 50 anni in su aumenta il rischio collegato al Covid e la risposta del sistema immunitario diventa meno efficace. Occorre attendere i risultati degli studi israeliani e americani. Nel frattempo si stanno allestendo vaccini in grado di proteggerci dalle varianti che avranno un percorso di approvazione facilitata da Ema e Fda”.
“Ci sarà bisogno di una terza dose – spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano – perchè purtroppo i coronavirus, non solo il Covid-19, non determinano immunità per la vita. Ci si può infettare se gli anticorpi prodotti dalla guarigione si esauriscono o quando scade la copertura vaccinale. Serve garantire la possibilità che la maggior parte della popolazione sia immunizzata nell’arco di 9-12 mesi“.
Infine il virologo Roberto Burioni si è espresso in merito alla terza dose per gli operatori sanitari: “I casi aumentano tra i sanitari ma sono tutti molto lievi. Tuttavia un richiamo pei sanitari sarebbe secondo me molto opportuno per proteggere i pazienti ed evitare quarantene di medici”.
Vaccino Covid e terza dose: la situazione all’estero
Israele
Stati Uniti
Negli Stati Uniti terze dosi disponibili dal 20 settembre. Biden e Anthony Fauci stanno discutendo sulla possibilità di richiedere la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda, con tre mesi di anticipo rispetto agli 8 mesi previsti inizialmente.
Francia
In Francia si comincerà a somministrare la terza dose alla popolazione a rischio a partire da metà settembre. Lo ha annunciato l’11 agosto il portavoce del governo Gabriel Attal. In Francia sono cinque milioni le persone anziane o considerate ad altissimo rischio sanitario, che verranno inserite nelle liste prioritarie per la dose di richiamo.
Germania
Anche la Germania offrirà agli anziani e alle persone a rischio una terza dose del vaccino da settembre. L’ulteriore richiamo, con Pfizer o Moderna, sarà offerto anche a chi ha già ricevuto due dosi di AstraZeneca o la singola di Johnson&Johnson.
Regno Unito
A giugno 2021 è arrivato il via libera del governo e del Servizio sanitario nazionale (Nhs) alla terza dose a partire da settembre. Potranno riceverla tutti gli over 50 del Regno Unito e le persone più giovani a cui sia già stata prescritta in passato la vaccinazione antinfluenzale.