“I risultati intermedi dello studio di estensione ZOSTER-049, diffusi recentemente, che mostrano come il vaccino ricombinante contro l’Herpes Zoster possa fornire almeno un decennio di protezione contro la malattia dopo la vaccinazione iniziale, sono confortanti e devono stimolare ulteriormente l’impegno di tutti in termini di prevenzione. Spetta anche a noi operatori e rappresentanti degli operatori sviluppare strategie che colmino i vuoti comunicativi e migliorino i deficit normativi e di applicabilità delle norme fin qui emersi: in questo senso vogliamo continuare a fare la nostra parte”. Così Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, in una lunga intervista sul tema realizzata da Quotidiano Sanità e ripresa da altri importanti media di riferimento del settore.
L’intervista
Come occorrerà lavorare sul tema vaccinazione, specie legata allo Zoster?
“Il tema è centrale: la rilevanza riservata al Covid nell’ultimo biennio non deve far scendere l’attenzione verso diverse altre malattie prevenibili con la vaccinazione, che minacciano la salute e la qualità di vita degli anziani e dei fragili. In questo senso, ogni strategia e strumento che faccia aumentare l’attenzione sull’argomento è di grande importanza. A nostro avviso occorre impegnarsi su due fronti: da un lato sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica sui rischi connessi alla mancata vaccinazione; dall’altro facilitare la formazione e informazione degli addetti ai lavori che quotidianamente operano sul territorio, stimolando un’interlocuzione proficua, chiara e il più possibile univoca con le Regioni e le Aziende sanitarie locali”.
Come ha lavorato, a riguardo, e come lavorerà Confcommercio Salute?
“Già da diversi mesi Confcommercio Salute ha favorito lo sviluppo di percorsi formativi, anche con focus specifici sui contenuti delle delibere di Lombardia e Piemonte sulla vaccinazione contro l’Herpes Zoster nelle RSA, rivolti a Direttori Sanitari, Direttori Generali e operatori di diverse strutture e gruppi a noi associati. Si tratta di un percorso di formazione e sensibilizzazione che crediamo potrà accompagnare e facilitare l’implementazione delle campagne vaccinali, fornendoci delle best practices da condividere e analizzare nei prossimi mesi. Abbiamo ritenuto e riteniamo che, per avere un quadro chiaro, non si possa innanzitutto prescindere dall’approfondire gli aspetti medici e scientifici riguardanti l’impatto dello Zoster nelle popolazioni fragili e i dettagli dei nuovi vaccini ricombinanti oggi disponibili. L’informazione e la conoscenza delle delibere regionali di riferimento è ovviamente il secondo, cruciale step di questo percorso”.
Come si è sviluppato fin qui il dialogo con le istituzioni?
“E’ un processo che andrà senz’altro ulteriormente alimentato e che in un certo senso può completare il circolo virtuoso di un’organizzazione come la nostra. Riteniamo cruciale il dialogo con i referenti delle istituzioni sanitarie e abbiamo in programma di rafforzarlo nei prossimi mesi. Non possiamo infatti permetterci che il piano della teoria e quello della pratica viaggino a velocità differenti: un aggiornamento costante, chiaro e condiviso sui programmi e le azioni implementate a livello centrale e territoriale è infatti essenziale per generare le buone pratiche”.
Gli altri approfondimenti
Qui l’intervista del presidente Pallavicini ripresa da Popular Science.
Qui l’intervista ripresa da Daily Health Industry.