“La gestione delle dosi unitarie orali personalizzate per migliorare l’aderenza terapeutica: i modelli regionali come ingredienti per una armonizzazione nazionale”: è il titolo della nuova pubblicazione dello Studio EmmEffe che analizza il quadro normativo attuale sulla gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate (DUP) mediante il processo di deblistering, con particolare attenzione alle delibere/circolari regionali e alle prospettive di armonizzazione nazionale.

QUI lo studio integrale

I punti chiave

In un contesto sanitario sempre più attento all’aderenza terapeutica e all’efficienza organizzativa, la corretta gestione della terapia farmacologica assume un ruolo strategico.

L’analisi prende in esame le normative regionali di Lombardia, Veneto, Umbria e Toscana, nonché il percorso avviato in Liguria, mettendo in luce approcci differenziati, buone pratiche e opportunità di sviluppo, anche per l’integrazione della Farmacia dei Servizi nella gestione della cronicità.

Proprio sul fronte ligure, Confcommercio Salute, Sanità e Cura ha organizzato il convegno Deblistering e RSA: innovazione nella gestione delle terapie farmacologiche, svoltosi il 26 febbraio 2025 a Genova, presso la Fondazione Carige. Nel corso dell’evento si sono susseguiti numerosi interventi di rilievo e sono stati anche condivisi i risultati di una ricerca preliminare condotta sempre dallo Studio EmmEffe, che ha analizzato l’impatto dell’introduzione delle dosi personalizzate in due RSA campione.

Un’occasione di confronto significativa, che l’associazione promuoverà anche nel “contesto” toscano il prossimo 4 giugno a Firenze nel convegno “La gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate per le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA): il modello toscano tra sperimentazione e prospettive future” presso la sede di Confcommercio Firenze ed Arezzo in piazza P. Annigoni.

Tornando alla pubblicazione, automazione, tracciabilità, sicurezza del farmaco e formazione del personale emergono come leve fondamentali per migliorare l’aderenza terapeutica e ridurre il rischio clinico, soprattutto in contesti come RSA e Centri Servizi.

La pubblicazione si rivolge a tutti gli stakeholder del sistema sanitario: da chi definisce regole e indirizzi, a chi le attua quotidianamente. Un invito al confronto per costruire insieme modelli organizzativi più sicuri, sostenibili e vicini ai bisogni reali delle persone in una logica di rete territoriale.

L’approfondimento è scaricabile anche dal sito: www.studioemmeffe.net/news

Il 15 giugno ricorre la Giornata mondiale di sensibilizzazione sugli abusi sugli anziani: una giornata di osservanza internazionale annuale delle Nazioni Unite, nata in seguito alla risoluzione ONU 66/127. Con la crescita della popolazione globale e con l’aumento della longevità, l’abuso sugli anziani è un problema crescente e serio che colpisce la salute e i diritti umani manifestandosi in molte forme, tra cui abuso fisico, emotivo, sessuale e finanziario, nonché abbandono.

“Giornata contro gli abusi sugli anziani: una riflessione su etica, diritti e qualità dell’assistenza” è il titolo della lettera del presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luca Pallavicini, indirizzata a Luciano Fassari, direttore di Quotidiano Sanità (uno dei più importanti media online di settore a livello nazionale) sul tema.

QUI IL TESTO PUBBLICATO SU QUOTIDIANO SANITA’

La lettera

Gentile Direttore,

il 15 giugno ricorre la Giornata mondiale di sensibilizzazione contro gli abusi sugli anziani. E’ una data che ci invita a riflettere sui valori etici e sui diritti che la nostra società deve garantire ai fragili, analizzando al pari le priorità del settore della non autosufficienza e dell’assistenza agli anziani in Italia.

In qualità di presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, desidero rilanciare un monito di attenzione verso questi temi, richiamando innanzitutto ai principi fondamentali della Carta Europea dei Diritti e delle Responsabilità delle Persone Anziane bisognose di Cure ed Assistenza a Lungo Termine. Un documento che ci richiama, come cittadini e come rappresentanti degli Enti Gestori, ai nostri doveri etici e morali e che deve guidare le nostre scelte e azioni quotidiane, promuovendo iniziative e politiche che mettano al centro la dignità e i diritti degli anziani.

La dignità umana, come riporta la Carta, è inviolabile e l’età e la condizione di dipendenza non devono mai essere motivo di restrizione dei diritti umani inalienabili e delle libertà civili riconosciute a livello internazionale. Occorre poi ricordare che, tra i fragili, le donne anziane rappresentano una parte significativa e più di un terzo di loro soffre di Alzheimer o demenza, condizioni che le rendono particolarmente vulnerabili agli abusi: in questo senso è essenziale garantire la loro protezione e il loro benessere, adottando misure specifiche che tengano conto delle loro esigenze particolari.

Tra i princìpi cardine evidenziati dal documento, emerge anche l’importanza di considerare la salute e le cure a lungo termine per gli anziani come un investimento a beneficio di tutte le generazioni.

Ne deriva un’ulteriore riflessione, ossia che la non autosufficienza e l’assistenza agli anziani debbano rientrare sempre di più tra le priorità dell’agenda politica: l’invecchiamento della popolazione, unito ai mutamenti della società e, tra le altre, del mercato del lavoro (si pensi ai figli che, in futuro, vivranno a maggior distanza dai genitori rispetto al passato) aumenta la probabilità di un’ulteriore riduzione dei caregiver con un aumento della richiesta di servizi residenziali (e conseguentemente di posti) o di assistenza al domicilio.

In questo contesto, tra i punti essenziali, ci sono senz’altro il tema delle rette (a maggiori risorse pubbliche corrisponderebbero richieste di compartecipazione alle famiglie inferiori) e, riguardo alla qualità dei servizi erogati, quello del giusto riconoscimento (economico e sociale) e della formazione del personale sociosanitario dedicato agli anziani e ai fragili.

Luca Pallavicini (Presidente Confcommercio Salute, Sanità e Cura)

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