Nuova interlocuzione positiva con le istituzioni da parte di Confcommercio Salute, Sanità e Cura in Piemonte. Il 25 novembre scorso Alfredo Fracchia e Fabio Tirelli, rispettivamente referente per la Regione Piemonte e referente per i Progetti Domiciliari di Conf Salute, in rappresentanza delle Rsa della provincia di Alessandria hanno incontrato il Garante dei diritti delle persone anziane Vincenzo Costantino, recentemente nominato dal sindaco di Alessandria Giorgio Abonante.
Tra le tematiche oggetto del confronto il quadro sul complicatissimo momento che sta attraversando il settore, che finora ha fatto registrare circa 350 posti letto in meno per l’assistenza residenziale ad anziani e fragili (e che rischia di costarne altrettanti nel 2023) a causa delle chiusure di numerosi presidi in Provincia, oltre all’analisi costruttiva degli strumenti e delle strategie per poter uscire dalle difficoltà.
Tra le cause principali della crisi: l’aumento dei costi a causa dell’inflazione; la chiusura per lunghi periodi di tempo dei presidi a causa della pandemia; la carenza endemica di personale specializzato
(soprattutto infermieristico e di fisioterapia) ma ormai anche di OSS; la triplicazione dei costi per energia e riscaldamento.
Gli strumenti per affrontare le criticità
Da parte del Garante è emersa la piena disponibilità a facilitare Tavoli di confronto (sia a livello locale sia, in prospettiva, coinvolgendo le altre Amministrazioni della Provincia di Alessandria) fra tutti gli attori del comparto: un vero e proprio comparto industriale, sia dal punto di vista degli addetti che da quello del fatturato, ma soprattutto per quanto riguarda anche gli aspetti economici relativi alle famiglie, non dimenticando l’importante indotto delle RSA.
“Si tratta di una peculiare filiera produttiva, la cui crisi va affrontata secondo i modelli dell’intervento sui distretti industriali – hanno sottolineato Fracchia e Tirelli – in modo da favorire le massime sinergie fra comparto pubblico, comparto privato e comparto sociale, incentivando l’intervento del sistema bancario e indirizzando le risorse indispensabili proveniente dallo Stato, dalle Regioni e dalla Sanità a progetti di sviluppo condivisi che tengano in egual conto le esigenze delle famiglie in difficoltà, quelle dei lavoratori e delle lavoratrici e quelle dei titolari delle strutture socio-sanitarie, che hanno investito ingenti capitali nella ristrutturazione e modernizzazione delle RSA, nel loro rilancio in termini di qualità di servizio e anche nel contrasto al Covid”.