“Piemonte, servizi a rischio”: la lettera interassociativa alla Regione

Il sistema dei servizi alla persona assicurato dal settore dell’assistenza socio-sanitaria piemontese è a rischio. Lo hanno sottolineato le principali associazioni del Piemonte rappresentanti degli enti erogatori della sanità e le associazioni rappresentanti degli utenti, costituiti in coordinamento, che chiedono alla Regione l’adozione di un provvedimento normativo entro il 29 febbraio 2024 che adegui le tariffe, a far data da inizio anno.

La richiesta, condivisa e sottoscritta da tutte le associazioni, tra cui Confcommercio Salute, Sanità e Cura a firma del presidente del Dipartimento Piemonte Paolo Ballerini, nasce in considerazione dell’aumento speculativo dei costi energetici e degli altri beni di consumo, dell’aumento del costo del denaro e di quello del costo del Iavoro derivante dal recupero del potere d’acquisto che interesserà i prossimi rinnovi contrattuali. Si tratta di una condizione che, nel suo complesso, rischia di compromettere la continuità e la qualità del servizio e l’intero sistema del welfare regionale.

Tutte le associazioni hanno evidenziato che, in assenza di un adeguamento delle tariffe che recuperi almeno gli aumenti finora rimasti interamente sulle spalle dei soli operatori, verranno pericolosamente compromesse la stabilità, la sicurezza, il livello qualitativo dei servizi quale obiettivo primario, nonché la continuità dei servizi alle persone del sistema del welfare piemontese con particolare riferimento alle principali fragilità, anziani non autosufficienti, disabilità, salute mentale, minori e dipendenze.

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