In parallelo al drammatico momento che si sta vivendo a livello europeo e internazionale per la guerra in Ucraina, torna anche la necessità di evidenziare il riemergere di dati negativi sulla pandemia uniti al calo delle vaccinazioni anti Covid.
Calo vaccini: l’ultimo rapporto settimanale del Governo
Al 4 marzo sono state somministrate in Italia 134.403.901 milioni di dosi di vaccino anti Covid. Rispetto alla settimana precedente sono state somministrate 696.842 dosi in più con una media giornaliera di 99.548 dosi. La settimana precedente (rispetto a quella ancora precedente) erano state 929.250 in più con una media di circa 132mila dosi. Dati che confermano il calo progressivo nelle medie giornaliere, un trend che si ripete ormai da diverse settimane.
Sono, al 4 marzo, 4.721.352 le persone senza alcuna dose di vaccino (di cui il 33% nella fascia della vaccinazione pediatrica) cui si aggiungono altre 2.294.814 persone non vaccinate ma guarite dal Covid entro i primi 4 mesi. Nella fascia di età degli over 50 soggetta ad obbligo vaccinale sono 1.248.419 le persone senza neanche una dose di vaccino e 512.427 i non vaccinati guariti da meno di 4 mesi.
A rilento anche i dati sulle vaccinazioni per la quarta dose booster per le persone immunocompromesse: al 4 marzo sono state somministrate solo 10.226 dosi, che coprono appena l’1,26% della popolazione immunocompromessa potenzialmente oggetto di dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale con richiamo da almeno 4 mesi.
Aumento dei casi: il monitoraggio al 7 marzo
Sono 22.083 (35.057 nella giornata del 6 marzo) i nuovi casi registrati dal monitoraggio quotidiano del Ministero della Salute che porta il totale dei casi dall’inizio della pandemia a 13.048.774. Rispetto al lunedì precedente si sono registrati 4.102 casi in più. Il dato evidenzia come negli ultimi 3 giorni rispetto ai medesimi della scorsa settimana la curva abbia fermato la sua discesa e abbia ripreso a risalire. Si registra infatti una crescita dei nuovi contagi di oltre l’11% e anche l’indice di positività risulta in media dell’11,3% rispetto al 9,2% della passata settimana.