Fine emergenza e vaccini, la guardia va tenuta alta: la lettera di Figliuolo alle Regioni

L’Italia viaggia verso la fine dello stato d’emergenza Covid e l’allentamento di molte delle restrizioni attivate negli ultimi due anni di pandemia ma l’attenzione, soprattutto sul fronte delle vaccinazioni, deve rimanere alta per la circolazione massiccia della variante Omicron e il conseguente incremento di nuovi casi strettamente legato all’innalzamento della pressione ospedaliera.

A fare il punto, mettendo in luce diverse indicazioni importanti sul tema, è stato il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo in una lettera alle Regioni.

Il quadro

Come sottolineato da Figliuolo, attualmente poco meno di 8 milioni di persone in Italia non hanno ancora ricevuto la dose booster e tra questi, si legge nella lettera: ”circa 5 milioni sono guariti da meno di quattro mesi, in particolare circa 350 mila over 70 e circa 1,2 milioni nella fascia 50-69 anni; pertanto, circa 3 milioni di persone, di cui 600 mila over 50, risultano immediatamente vaccinabili per aver completato il ciclo primario e/o essere guariti da più di quattro mesi”.

Le indicazioni alle Regioni

Occorre mantenere la guardia alta, anche dopo lo stop allo stato d’emergenza. Nella lettera il commissario pertanto sottolinea: “Si invitano tutte le Autorità sanitarie delle Regioni e Province autonome, insieme ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta, a sensibilizzare ulteriormente tutta la cittadinanza sulla straordinaria importanza di procedere senza indugio a completare i cicli vaccinali anti Covid con la somministrazione delle dosi booster, secondo le tempistiche e le modalità raccomandate dal Ministero della Salute, con particolare attenzione agli immunocompromessi e ai soggetti estremamente vulnerabili al Covid per età e/o fragilità”.

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