Incentivi per un settore socio-sanitario più efficiente e sostenibile: Q&A sulla nuova convenzione con Edison NEXT

Assicurare a ospiti e professionisti livelli ottimali di comfort, sicurezza e prestazioni efficienti è una delle priorità delle strutture socio-sanitarie. Per soddisfare in modo significativo queste esigenze, è importante avviare anche percorsi di transizione energetica che rendano le strutture più sostenibili, efficienti e resilienti. Per supportare le strutture in questo percorso, Confcommercio Salute Sanità e Cura ha siglato una nuova convenzione con Edison NEXT, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica e che è molto impegnata nello sviluppo di soluzioni per rendere la sanità privata più sostenibile dal punto di vista sia ambientale, che economico e sociale. La convenzione prevede un accesso agevolato a incentivi per interventi legati al Conto Termico 2.0, all’ottenimento e gestione della qualifica di Cogenerazione ad Alto Rendimento e Certificati Bianchi (CB) e a servizi di consulenza per la valutazione del rischio legionella e redazione del piano di campionamento. Di seguito le domande chiave, con le relative risposte, sull’importanza di questi servizi.

La legionella è un batterio che vive e prolifica in ambienti in cui l’acqua ristagna. È pericolosa perché provoca la legionellosi, una forma di polmonite che, seppure non contagiosa da uomo a uomo, si contrae attraverso l’inalazione di aerosol contaminati, provenienti ad esempio da docce, sistemi idrici e di condizionamento dell’aria. Le strutture socio-sanitarie, come quelle ospedaliere, sono molto esposte a questo batterio, usando impianti idrici complessi e sistemi di aerazione e raffrescamento a cui sono esposti anziani e pazienti fragili. Queste strutture hanno l’obbligo di prevenire il rischio legionella dotandosi della relativa valutazione di rischio ed effettuando manutenzione e controlli adeguati. In presenza di legionella, ci sono sanzioni amministrative e penali, tra cui la chiusura della struttura. 

 

Percorsi di transizione energetica garantiscono risparmi emissivi ed energetici, prevedendo interventi di breve, medio e lungo termine. Nel breve termine, oltre all’introduzione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, efficaci sono le soluzioni di efficienza energetica per l’ottimizzazione dei consumi e interventi che valorizzano le risorse locali sostenendo l’uso di energia rinnovabile. In questi ambiti, le principali soluzioni sono:

  • La riqualificazione energetica degli edifici e degli impianti
  • Gli interventi di illuminazione – il semplice passaggio al LED garantisce elevati risparmi
  • Le pompe di calore
  • Le soluzioni digitali anche per sistemi HVAC
  • Le caldaie a biomassa
  • Il fotovoltaico

Questi interventi godono degli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0.

Il Conto Termico 2.0 è un incentivo statale pensato per migliorare l’efficienza energetica e favorire l’uso di fonti rinnovabili anche per l’energia termica.

Ad oggi le imprese possono ottenere un contributo fino al 65% delle spese sostenute per interventi come:

  • sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore o caldaie a biomassa
  • installazione di impianti solari termici

Il perimetro degli interventi sarà ampliato con la nuova normativa di prossima introduzione Conto Termico 3.0, la cui entrata in vigore è attesa entro fine anno.
I privati potranno avere accesso al contributo anche per interventi come: isolamento termico degli edifici e sistemi di illuminazione ad alta efficienza

Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento consentono di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore da una stessa fonte di energia che attualmente, di norma, è il gas naturale – il meno emissivo, tra i combustibili fossili – ma questa fonte può essere anche la biomassa, ove disponibile in filiera corta, così da ridurre le proprie emissioni di CO2 equivalente grazie all’uso di una fonte equiparata alle rinnovabili.. Questi impianti permettono di ottimizzare i consumi, garantendo una riduzione sia delle emissioni che dei costi energetici. Nell’ambito di un percorso di decarbonizzazione che si sviluppa nel tempo e che include soluzioni di breve, medio e lungo termine, la cogenerazione rappresenta un intervento rapido e adeguato a edifici complessi con domanda costante nel tempo di energia termica ed elettrica.

Sì, perché impianti di cogenerazione ad alto rendimento sono più efficienti rispetto alla produzione separata di energia elettrica e termica, consentendo di ridurre in modo significativo gli sprechi di energia, quindi anche le emissioni. Inoltre, permettono di ottenere la qualifica CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) riconosciuta dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) come idonea per l’accesso ai certificati bianchi, titoli di efficienza energetica (TEE) che attestano il risparmio energetico conseguito grazie a interventi di efficienza – come appunto la cogenerazione CAR. I certificati bianchi possono essere collocati sul mercato gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), contribuendo ad accelerare il ritorno economico dell’investimento che, in assenza dell’incentivo, avverrebbe in tempi più dilatati.

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