C’è anche Confcommercio Salute, Sanità e Cura, con la firma al documento apposta dal presidente del neonato Dipartimento Lazio dell’associazione Fabio Miraglia, tra i sottoscrittori della lettera interassociativa inviata a Regione Lazio per chiedere la revisione delle tariffe RSA.
Si legge nel documento: “Le tariffe RSA sono ferme da 11 anni per quanto riguarda le tipologie assistenziali Intensiva, Mantenimento Alto, Mantenimento Basso (DCA n. 101/2013) e da 8 anni per quanto riguarda le tipologie assistenziali Estensiva e Disturbi cognitivo comportamentali gravi (DCA n. 9/2016).
Nel mentre vanno considerati gli aumenti inflattivi e i rinnovi dei CCNL di settore, che hanno visto crescere in maniera considerevole i costi dei consumi intermedi e del personale delle strutture erogatrici. A fronte di tali aumenti generalizzati dei costi negli ultimi anni un numero significativo di Regioni italiane ha provveduto a rivedere al rialzo le tariffe RSA.
Al fine di rendere sostenibile il sistema delle RSA nella Regione Lazio si chiede pertanto un aumento delle attuali tariffe pari almeno alla crescita dell’inflazione, definendo un piano triennale di adeguamenti progressivi a partire dalle tipologie assistenziali Mantenimento e Intensiva”.
Nella lettera è stata richiesta anche la costituzione di uno specifico tavolo di confronto presso la Regione, per la definizione di un piano complessivo di rilancio del sistema delle RSA nel Lazio, anche alla luce del “Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024 – 2026”.