La terza edizione dei Best Italian Healthcare Awards ha presentato un metodo di valutazione ulteriormente raffinato, senza appesantire il processo ma potenziandone efficacia, selettività e trasparenza. Con un unico obiettivo: identificare in modo chiaro le realtà che stanno realmente guidando l’evoluzione del settore socio-sanitario.
Selezione iniziale e cluster analizzati
La prima selezione ha riguardato più di 1700 imprese con fatturato superiore a 500.000 euro, operanti nei servizi residenziali e socio-sanitari. Da questo bacino, attraverso criteri finanziari strutturati su una scala 0-25, sono state individuate le realtà con score più solido (≥16), integrate da un numero ristretto di imprese ad alta rilevanza economica (oltre 20 milioni di fatturato) o già finaliste nelle precedenti edizioni.
Un affinamento che ha portato a selezionare circa 300 aziende, che hanno avuto accesso alla fase qualitativa.
Un processo qualitativo ancora più solido
La valutazione qualitativa ha coinvolto survey specifiche per ciascuno dei cinque segmenti con oltre 80 quesiti, riferiti ai seguenti ambiti: Qualità dei servizi, Governo della struttura, Gestione del personale, Prevenzione del rischio clinico, Risk Management, ESG e Innovazione Tecnologica (novità 2025).
Per il nuovo cluster dei Centri Diagnostici, Laboratori e Poliambulatori, gli ambiti di valutazione sono stati adattati, con particolare attenzione alla digitalizzazione, alla compliance e ai sistemi informativi avanzati.
L’introduzione dell’obbligo di allegati documentali in alcuni punti chiave delle survey ha reso il processo ancora più rigoroso.
Un ecosistema di competenze
L’Advisory Board 2025 si è confermato il motore scientifico e valutativo del premio, ideato e sviluppato da Confcommercio Salute, Sanità e Cura in collaborazione con Class Editori. Al suo interno, anche in questa terza edizione, hanno unito le loro competenze realtà di assoluto livello quali Plimsoll Publishing Ltd, Aon Advisory & Solutions, l’Ente di Certificazione RINA SERVICES SpA ed Edison NEXT (partner per i temi ambientali e la decarbonizzazione).
Il 2025 ha inoltre visto il contributo, in qualità di partner di progetto, anche di GSK (GlaxoSmithKline), multinazionale farmaceutica e biofarmaceutica fra le più rilevanti a livello globale che ha scelto di avvicinarsi ai BIHC Awards con un obiettivo chiaro: rilanciare, attraverso il premio, una missione comune con Confcommercio Salute sul tema della prevenzione e della cultura vaccinale nel settore socio-sanitario. Pur non entrando nel Board, GSK ha portato nel progetto una sensibilità particolarmente avanzata sui temi della prevenzione del rischio clinico, una leva strategica che attraversa trasversalmente tutti gli ambiti valutati dal premio.
L’anno dell’Innovazione Tecnologica
Fra le novità del 2025, quella che ha segnato maggiormente la differenza è stata però l’inserimento di un premio specifico sull’Innovazione Tecnologica. Un riconoscimento richiesto dalle imprese e ritenuto ormai imprescindibile, dato il ruolo crescente della tecnologia nell’evoluzione dei modelli di servizio, nella sicurezza dei processi e nel miglioramento della qualità assistenziale.
Dalla diagnostica digitale all’AI, dai sistemi avanzati di tracciamento alla semplificazione dei processi interni: la tecnologia è diventata e sarà sempre di più un fattore competitivo e un elemento di garanzia per pazienti e famiglie.











