Dal 26 aprile 2021, l’Italia è tornata a rivedere la zona gialla. Le due ordinanze firmate dal Ministro della Salute Roberto Speranza concedono un tregua al Paese: rispetto ai mesi precedenti, con l’Italia ferma alla zona arancione, ora la quasi totalità delle Regioni sono passate in giallo. Lo hanno fatto nello specifico Lombardia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, e Veneto. Ancora zona arancione invece per Valle D’Aosta, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. In zona rossa resta solo la Sardegna.
Il Decreto Riaperture chiarisce però un altro aspetto importante in merito agli spostamenti consentiti: dal 26 aprile è possibile spostarsi liberamente, senza autocertificazione, tra Regioni in zona gialla, mentre è necessario un Certificato Verde Covid, detto anche Green Pass, per spostarsi tra Regioni di colore diverso. Ma come funziona il Certificato Verde Covid? Come ottenerlo? Che validità ha? Di seguito le risposte, direttamente dalla sezione Faq del Governo.
Certificato Verde Covid: cos’è e come funziona
Il Certificato Verde è un documento, disponibile sia in versione cartacea che digitale, che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid, la guarigione dalla malattia o l’effettuazione di un tampone con risultato negativo. Tale pass permette di spostarsi liberamente su tutto il territorio nazionale, incluse le Regioni di colori diverse.
Il decreto che disciplina l’introduzione del Certificato Verde entra in vigore da lunedì 26 aprile 2021. Lo stesso provvedimento prevede la proroga dello stato d’emergenza sino al 31 luglio, ma è possibile che nei mesi a venire vengano emanate ulteriori misure volte a regolare, sulla base dei numeri relativi ai contagi, i vari aspetti della riapertura economica del Paese.
Requisiti per ottenere il Certificato e dove richiederlo
Sono tre le ipotesi in cui è possibile richiedere il Certificato Verde. Il primo caso riguarda le persone vaccinate contro il Covid-19: il documento viene rilasciato alla somministrazione della prima dose e contiene, tra le informazioni principali, sia i dati anagrafici del possessore che il numero delle inoculazioni effettuate rispetto a quelle previste per la completa immunizzazione. Il Certificato Verde viene rilasciato automaticamente dalla struttura che ha effettuato il vaccino.
In caso di guarigione dall’infezione, il pass viene rilasciato dalla clinica presso cui si è stati ricoverati o, in assenza di ricovero, è possibile richiederlo presso il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta. Infine, il Certificato Verde ottenuto dietro risultato negativo del tampone viene rilasciato dalla struttura che ha eseguito il test: in questo caso sono autorizzati a fornire il documento le strutture sanitarie pubbliche, private e accreditate, ma anche le farmacie dove è possibile eseguire il tampone, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.
Che validità ha il Certificato Verde Covid?
Il Certificato Verde ha una durata prestabilita. In caso di avvenuta vaccinazione o di guarigione dall’infezione, la validità del documento è di 6 mesi a partire dal suo rilascio. Le certificazioni di guarigione rilasciate prima dell’entrata in vigore del decreto sono anch’esse valide 6 mesi, ma dalla data indicata sul documento stesso. Il pass per chi si sottopone a tampone ha invece una durata di sole 48 ore. In qualsiasi caso, il Certificato Verde cessa di avere validità qualora il suo possessore dovesse risultare nuovamente positivo al Covid, a prescindere dall’avvenuta vaccinazione o dall’attestazione di guarigione dall’infezione.