Il 2020 va in archivio: fare il bilancio di un anno che volge al termine può non servire a molto senza un programma di buoni propositi per l’anno nuovo. A maggior ragione dopo aver affrontato un’annata complessa caratterizzata dalla pandemia da Covid, in grado di cambiare radicalmente l’aspetto di sanità ed economia, in Italia e nel mondo. Tra sfere del sanitario e socio-sanitario, quello della salute è forse l’ambito più importante su cui intervenire per il 2021, con un piano d’azione in grado di porre rimedio alle inadeguatezze dei sistemi sanitari messe a nudo dall’emergenza. Proprio per questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato 10 linee di intervento su cui lavorare nel 2021 per porre rimedio ad altrettanti problemi di salute globale.
Al di là dell’emergenza Coronavirus, che resterà una priorità, ad essere minacciati sono anche e soprattutto i progressi della salute globale conquistati a fatica negli ultimi due decenni, ad esempio nella lotta alle malattie infettive e nel miglioramento della salute materna e infantile. Secondo l’Oms, tutti i Paesi avranno bisogno di muoversi rapidamente per riparare e rafforzare i loro sistemi sanitari e affrontare le principali questioni sociali e ambientali. Ecco quindi i 10 problemi di salute globale da affrontare nel 2021 secondo l’Oms.
Costruire una solidarietà globale per la sicurezza sanitaria mondiale
Il primo obiettivo per l’Oms è lavorare con i paesi per migliorare la propria preparazione alle pandemie e alle emergenze sanitarie. Come spiega la stessa Oms, “Questa pandemia ci ha dimostrato che nessuno è al sicuro. Mireremo al sostegno per proteggere meglio le comunità più vulnerabili dai rischi di emergenza sanitaria, anche in contesti urbani, piccoli paesi insulari, contesti di conflitto. Sfrutteremo le partnership esistenti e ne creeremo di nuove per costruire una forza lavoro globale per le emergenze sanitarie, per espandere, formare e standardizzare la sanità pubblica e l’assistenza medica di alta qualità. In programma anche una Bio Bank, un sistema concordato a livello globale per la condivisione di materiali patogeni e campioni clinici per facilitare il rapido sviluppo di vaccini e farmaci sicuri ed efficaci.
Accelerare l’accesso ai test, ai medicinali e ai vaccini contro il Covid
Una priorità assoluta per l’Oms nel 2021 sarà continuare il lavoro attraverso i quattro pilastri di ACT-Accelerator, per ottenere un accesso equo a vaccini, test e trattamenti sicuri ed efficaci e per garantire che i sistemi sanitari siano abbastanza forti per fornirli. Fornire strumenti efficaci a tutti coloro che ne hanno bisogno sarà la chiave per porre fine a questa prima, acuta fase della pandemia e per risolvere le crisi sanitarie ed economiche che ha causato. A fine 2020, una serie di strumenti promettenti sono in cantiere: la sfida è reperire i fondi necessari per ottenere questi strumenti ovunque siano necessari. Nello specifico, gli obiettivi per ACT-Accelerator nel 2021 includono: distribuzione di 2 miliardi di vaccini; 245 milioni di trattamenti; stabilire test per 500 milioni di persone nei paesi a basso e medio reddito; e rafforzare i sistemi sanitari necessari per sostenerli.
Migliorare la salute per tutti
Nel 2021, l’Oms lavorerà per aiutare i paesi a rafforzare i sistemi in modo che possano rispondere al Covid e fornire tutti i servizi sanitari essenziali necessari per mantenere in buona salute le persone di tutte le età. Due importanti iniziative sosterranno questo lavoro: l’implementazione e il lancio del nuovo programma di assistenza sanitaria primaria dell’Oms nei paesi e il compendio UHC per garantire che le donne possano partorire in sicurezza, che i bambini possano essere immunizzati e che le persone possano essere testate e curate.
Affrontare le disuguaglianze nella salute
Nel 2021 l’Oms attingerà ai suoi ultimi dati e si baserà sugli impegni internazionali per progredire nella copertura sanitaria universale. Lavorerà con i paesi per monitorare e affrontare le disuguaglianze di salute legate a questioni critiche come reddito, genere, etnia, vita in aree rurali remote o aree urbane svantaggiate, istruzione, condizioni di occupazione/impiego e disabilità. In occasione della Giornata mondiale della salute, il 7 aprile 2021, l’Oms chiederà un’azione globale per affrontare le disuguaglianze sanitarie.
Fornire una leadership globale su scienza e dati
L’Oms monitorerà e valuterà gli ultimi sviluppi scientifici intorno al Covid e non solo, identificando opportunità per sfruttare tali progressi per migliorare la salute globale. “Sosterremo e rafforzeremo l’eccellenza, la rilevanza e l’efficacia delle nostre funzioni tecniche principali – si legge sul sito dell’Oms – per fornire al mondo le migliori raccomandazioni basate sull’evidenza per la salute pubblica su questioni che vanno dall’Alzheimer alla Zika. Attraverso sforzi come il nostro pacchetto tecnico Score rinnovato, sosterremo i paesi nel rafforzare la capacità dei loro dati sanitari e dei loro sistemi informativi.
Rivitalizzare gli sforzi per affrontare le malattie trasmissibili
Negli ultimi decenni, l’Oms e i suoi partner hanno lavorato per porre fine alla piaga della poliomielite, dell’Hiv, della tubercolosi e della malaria e per scongiurare il diffondersi di malattie come il morbillo e la febbre gialla. La pandemia da Covid ha ritardato gran parte di questo lavoro nel 2020. Nel 2021 quindi, l’Oms aiuterà i paesi a fornire vaccini per la poliomielite e altre malattie. Si lavorerà per migliorare l’accesso al vaccino Hpv, implementare la nuova Roadmap decennale per le malattie tropicali neglette e porre fine all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria e per eliminare l’epatite virale entro il 2030.
Combattere le resistenze ai farmaci
Gli sforzi globali per porre fine alle malattie infettive funzioneranno solo con farmaci efficaci per curarle. Per questo, nel 2021 sarà fondamentale preservare gli antimicrobici. Il nuovo Global Leadership Group for Antimicrobial Resistance, che comprende capi di industria e leader politici, si incontrerà per la prima volta a gennaio per discutere i modi per accelerare lo slancio su questo problema critico. Inoltre, l’Oms migliorerà ulteriormente il monitoraggio globale e continuerà a sostenere i piani d’azione nazionali, assicurandosi che la resistenza antimicrobica sia presa in considerazione nel rafforzamento del sistema sanitario e nei piani di preparazione alle emergenze sanitarie.
Prevenire e trattare le malattie non trasmissibili e le condizioni di salute mentale
Secondo le ultime stime sulla salute globale dell’Oms, le malattie non trasmissibili sono state responsabili di 7 delle 10 principali cause di morte nel 2019. Nel 2020 sono state associate anche a una maggiore vulnerabilità al Covid-19. Obiettivo del 2021 sarà assicurare che programmi di screening e trattamento per malattie come cancro, diabete e malattie cardiache siano accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno. Sarà lanciato il Global Diabetes Compact, una campagna per aiutare 100 milioni di persone a smettere di fumare e sostenuti sforzi per espandere i servizi di assistenza sanitaria mentale per le persone che vivono in aree colpite da conflitti o disastri.
Ricostruire un mondo migliore
Altro obiettivo del 2021 per l’Oms è ricostruire un mondo migliore, più verde e più sano dopo la pandemia. Come si legge sul sito web di Oms, “Il nostro Manifesto per una sana guarigione dal Covid-19, con i suoi obiettivi di affrontare il cambiamento climatico e la salute, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria, può svolgere un ruolo importante nel realizzare questo obiettivo”. Nel frattempo, l’Oms intende portare avanti le raccomandazioni della Commissione 2020 dell’Oms/Unicef/Lancet per assicurare un pianeta più sano ai bambini e migliorare la nutrizione e i sistemi alimentari in tutto il mondo.
Agire in modo solidale
Uno dei principi chiave che l’Oms ha enfatizzato durante la lotta contro Covid è la necessità di dimostrare una maggiore solidarietà, tra nazioni, istituzioni, comunità e individui. Nel 2021 l’Oms cercherà di rafforzare la capacità nazionale attraverso il lavoro con gli Stati membri ma anche con nuove iniziative, ad esempio lavorando con gruppi di giovani, rafforzando ed espandendo i partenariati con la società civile e il settore privato e collaborando con la nuova Fondazione dell’Oms.