Si è concluso nel fine settimana del 13 e 14 maggio a Nagasaki, in Giappone, il primo G7 Salute del dopo Covid. Alla riunione hanno partecipato i Ministri della Salute di ciascuno dei Paesi del G7, oltre a rappresentanti dei Paesi invitati India, Indonesia e Vietnam.
Tre le sessioni di lavoro, dedicate all’architettura sanitaria globale, alla copertura sanitaria universale e all’innovazione in sanità. “Promuovere l’innovazione sanitaria è fondamentale – ha detto il ministro italiano Schillaci – per sostenere il rafforzamento dell’architettura sanitaria globale e il raggiungimento della copertura sanitaria universale. In Italia stiamo investendo nella transizione digitale del Servizio sanitario nazionale con specifici interventi per rafforzare l’assistenza di base, anche attraverso la telemedicina, per potenziare il Fascicolo sanitario elettronico e per valorizzare la portata dell’utilizzo dei dati in termini di predittività e programmazione“.
Al termine dei lavori è stato diffuso un documento approvato da tutti i Paesi del G7 che indica la direzione e le misure da adottare. Il documento è diviso in tre parti corrispondenti ad altrettanti obiettivi:
- Sviluppare e rafforzare l’architettura sanitaria globale per affrontare al meglio le emergenze di sanità pubblica;
- Contribuire a raggiungere una copertura sanitaria universale più resiliente, equa e sostenibile attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari;
- Promuovere l’innovazione sanitaria per affrontare le varie sfide sanitarie.