Considerando il periodo natalizio e il quadro epidemiologico relativo al Covid, Alisa e le associazioni di categoria (tra cui Confcommercio Salute, Sanità e Cura oltre ad Agespi Liguria, Anaste Liguria, Aris Liguria, Confcooperative Liguria, Confindustria Sanità, Crea Coordinamento Regionale Enti Anziani Religiosi e No Profit, Lega Cooperative Liguria, Uneba Liguria) cui fanno riferimento le RSA del territorio ligure, condividono il percorso relativo alle visite agli ospiti delle strutture.
I dati delle ultime settimane hanno evidenziato una nuova risalita dei contagi, con un aumento dei casi anche all’interno delle Rsa del territorio. Una situazione da monitorare con grande attenzione. Come condiviso nella proficua interlocuzione tra Alisa e le associazioni, condivisa con Regione Liguria, e stanti le raccomandazioni del Ministero della Sanità sull’importanza di garantire, per quanto possibile, le visite agli ospiti delle strutture, si è deciso di condividere questo percorso.
“Abbiamo inviato una nota alle RSA – spiega Ernesto Palummeri, responsabile delle Rsa liguri per l’emergenza Covid di Alisa – ricordando che le visite sono consentite e devono essere favorite, a maggior ragione in questo periodo dell’anno. Le singole direzioni sanitarie delle strutture, per situazioni di particolare criticità dovuta alla diffusione del Covid, possono comunque decidere, per un periodo di tempo, di chiudere l’accesso per le visite agli ospiti. Tale proposta deve essere preventivamente comunicata al Dipartimento di Prevenzione della ASL di competenza che, entro 3 giorni, deve comunicare eventuale parere contrario vincolante”.
“Nella consapevolezza che il periodo del Natale rappresenta un momento di grande importanza per pazienti e famiglie – aggiungono le associazioni di categoria – riteniamo opportuno sensibilizzare le strutture ad adottare tutte le iniziative atte a favorire il contatto tra ospiti e parenti al loro interno e, laddove possibile, al domicilio. Il tutto dando ovviamente assoluta priorità al pieno rispetto della salute di operatori, utenti e familiari. Da ultimo è chiaro che singole situazioni, sotto la gestione degli specifici Direttori Sanitari delle singole strutture, potranno avere maggiori e particolari restrizioni laddove le contingenze lo necessitino”.