Covid ma anche ondate di calore, estate difficile per gli anziani: i dati e la “nuova normalità”

L’estate 2022 ha fatto registrare un aumento del 20% negli accessi ai pronto soccorso: a incidere, secondo i dati raccolti dall’agenzia Dire in un approfondimento sul proprio portale online, il mix tra Covid e caldo che ha impattato soprattutto sulle fasce di popolazione in età avanzata.

A fare il punto, sempre per Dire, Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina d’emergenza e urgenza (Simeu): “Stiamo assistendo a un incremento del 20% non solo degli accessi ma anche della gravità sul paziente fragile”, ha detto, ponendo l’attenzione sul problema della disidratazione. “Gli anziani soffrono di più perché hanno un riflesso della sete più torpido e chi li assiste spesso non se ne rende conto. La loro perdita di liquidi non può essere calcolata e tutto questo porta a vedere pazienti anziani fragili in condizioni metaboliche spesso difficili da risolvere. La disidratazione innesca in loro una catena di eventi che aggrava le patologie di base”.

Le ondate di calore: una nuova e pericolosa normalità

L’allerta sul “rischio mortalità” per le persone anziane che vivono nelle città è stata sollevata anche dall’Ufficio di Statistica dell’Iss, che parla di “effetto isola di calore urbana“. Una condizione che non resterà riservata alla sola estate 2022: secondo l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (Wmo) le ondate di calore attuali saranno la nuova normalità. Anzi, saranno destinate a diventare più frequenti, più lunghe e intense. In parallelo, il tasso di mortalità tra gli anziani è salito: il Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera e degli accessi in Pronto Soccorso del ministero della Salute ha infatti segnalato, nel mese di giugno, un incremento della mortalità del 9%, mentre nelle prime 2 settimane di luglio del 21%.

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