Aumento dei casi di positività al Covid in Italia, al pari dei ricoveri, ma i decessi restano in calo.
E’ il quadro che ha aperto la stagione estiva, tracciato dal monitoraggio quotidiano del Ministero della Salute datato 21 giugno 2022: 62.704 i nuovi casi, per un totale di casi dall’inizio della pandemia a quota 17.959.329. Rispetto alla settimana precedente si sono registrati 23.230 casi in più.
Analizzando i dati settimanali si nota come nell’ultima settimana i contagi siano stati 248.664 in aumento del 58% rispetto alla settimana precedente. I decessi settimanali sono stati invece 337, in calo del 19% rispetto alla settimana precedente. Aumentano però i ricoveri in Area non critica (+14%) e in Terapia intensiva (+12%).
Evoluzione virus e vaccini: il nuovo statement dell’Oms
In parallelo al monitoraggio, a livello mondiale ecco il nuovo documento del “Technical Advisory Group on COVID-19 Vaccine Composition (TAG-CO-VAC)” dell’Oms, l’organismo guida per lo studio e la valutazione dei vaccini contro il Covid.
Lo statement sottolinea: “Gli obiettivi primari della vaccinazione COVID-19 utilizzando i vaccini attualmente autorizzati continuano a essere la riduzione dei ricoveri, malattie gravi e decessi e la protezione dei sistemi sanitari e l’uso di questi vaccini basati sul virus originale (ovvero il virus che è stato identificato dai primi casi di COVID-19 nel dicembre 2019) conferisce elevati livelli di protezione contro gli esiti di malattie gravi per tutte le varianti, incluso Omicron con una dose di richiamo”.
Gli esperti dell’Oms evidenziano che l’evoluzione del virus emerso alla fine del 2019 continuerà, determinando l’emergere di nuove varianti, in particolare quelle con cambiamenti nella proteina spike e che la traiettoria dell’evoluzione di SARS-CoV-2 rimane incerta come le caratteristiche genetiche e antigeniche delle varianti future che non possono ancora essere previste.
Date le incertezze di un’ulteriore evoluzione, gli esperti Oms segnalano l’opportunità di ottenere un’immunità più ampia contro le varianti circolanti ed emergenti. In questo senso i dati disponibili indicano che l’inclusione di Omicron, come variante di preoccupazione SARS-CoV-2 più antigenicamente distinta, in una composizione aggiornata del vaccino, quando e se disponibile, può essere utile da somministrare come dose di richiamo a coloro che hanno già ricevuto la serie primaria di vaccinazione COVID- 19.