Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane in attuazione della Legge Delega n. 33 del 23 marzo 2023. Il provvedimento passa ora all’esame delle Commissioni parlamentari.
Lo schema di decreto si compone di tre sezioni:
- La prima attua i principi di delega concernenti la governance generale della politica nazionale in favore delle persone anziane e definisce i contenuti delle politiche di promozione dell’invecchiamento attivo e della prevenzione;
- La seconda attua i principi di delega concernenti la semplificazione e l’evoluzione dei criteri di valutazione multidimensionale della persona anziana e della persona anziana non autosufficiente, l’integrazione tra settore sociosanitario e settore sociale nei percorsi di presa in carico della persona anziana non autosufficiente, rafforza il ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali e definisce il continuum assistenziale mediante la definizione della rete territoriale dei servizi che favoriscono la domiciliarità delle cure scongiurando ospedalizzazioni incongrue e inserimenti evitabili in residenze. Inoltre, questa terza sezione definisce principi di riferimento per la riqualificazione di tutti i servizi dedicati agli anziani non autosufficienti (domiciliari, residenziali e semiresidenziali);
- La terza attua i principi di delega, nell’ambito delle risorse disponibili, varando la misura universale sperimentale che, su base volontaria, consentirà alle persone non autosufficienti più deboli economicamente di fruire dell’indennità di accompagnamento e di una misura che sostiene il costo dei servizi di assistenza domiciliare; inoltre, vengono introdotte misure di sostegno al ruolo sociale e ai percorsi di reinserimento lavorativo per i caregiver familiari.
Per gli anziani non autosufficienti scatta la sperimentazione per due anni (2025 e 2026) di una prestazione universale a scelta del cittadino. Art. 34 del Dlgs attuativo: “E’ istituita, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una prestazione universale, subordinata allo specifico bisogno assistenziale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti”.
Come dichiarato dal Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci “per gli anziani non autosufficienti è stato fatto un lavoro importante, con la sperimentazione per due anni (2025 e 2026) di una prestazione universale a scelta del cittadino iniziando a mettere in protezione la platea di persone più bisognose e fragili con Isee fino a 6mila euro e over80. Si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1380 euro al mese, in denaro o servizi“.
Art. 36: “La prestazione universale, esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, è erogata su base mensile ed è composta da: a) una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18; b) una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, pari ad euro mille mensili finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”.