E’ datato lunedì 24 ottobre l’invio ufficiale al Governo, da parte della Conferenza delle Regioni, dell’agenda con le priorità da affrontare insieme. Una collaborazione e un confronto a partire dalla nuova legge di bilancio 2023 – 2025, auspicano le Regioni, sottolineando l’urgenza di adottare soluzioni rispetto a determinate tematiche. Per la sanità tra le priorità ci sono l’aumento del Fondo sanitario, la riforma della medicina territoriale, la carenza di personale sia per applicare gli standard territoriali sia per gli ospedali, la riforma della governance di farmaci e dispositivi medici.
Le tematiche in rilievo nel documento
Livello del fabbisogno sanitario nazionale e maggiori costi fonti energetiche – Occorre tenere alto il livello di attenzione sui maggiori costi e la necessità dell’equilibrio economico finanziario 2022. Si tratta di verificare la capienza dei finanziamenti sul pluriennale anche in considerazione dell’aumento delle risorse per il 2022 e del fatto che le previsioni per la spesa sanitaria contenute nel DEF 2022 presentano dal 2022 al 2025 un rapporto spesa sanitaria /PIL in riduzione di 0,8 punti percentuali pari a circa 15 miliardi (se si proporziona il PIL 2022 con valore tendenziale di 1.896,2 miliardi – DEF 2022) dal 7,0% al 6,2%. D’altro canto, la precedente legge di bilancio aveva previsto un incremento dello stanziamento fra il 2022 e il 2023 di 2 milioni di euro, tale evoluzione, alla luce dei predetti stanziamenti, si riduce per il 2023 a soli 400 milioni di euro.
Nuovi oneri sanità territoriale anche in attuazione del regolamento recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” – PNRR M6-C1-Riforma 1 – Per assicurare la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi è indispensabile un’adeguata: a) implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) copertura finanziaria. Attualmente la realizzazione degli obiettivi è prevista nell’ambito delle risorse non finalizzate ricomprese nel livello di finanziamento a legislazione vigente che non risultano sufficienti. Allo scopo di attuare le azioni per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e la digitalizzazione a supporto del lavoro dei professionisti e per facilitare l’accesso alle cure attraverso la telemedicina, è necessario proseguire il confronto in corso per definire le esigenze organizzative, economico-finanziarie e di personale, a partire dal rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN), indispensabile per applicare i nuovi modelli e standard organizzativi e strutturali.
Carenza di personale – Se la definizione del fabbisogno di personale per la medicina territoriale riveste una particolare rilevanza, il tema della carenza di personale sanitario diventa strategico per la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, per assicurare le migliori cure a tutti i cittadini, garantendo un’assistenza uniforme sul territorio nazionale, tempi di accessi e qualità delle prestazioni conformi ai migliori standard. La carenza di personale sanitario sta assumendo i connotati di un’emergenza nazionale, la cui soluzione richiede interventi straordinari a partire dal superamento dei vincoli legislativi che impongono tetti di spesa e delle limitazioni sull’acquisizione e sulla gestione del personale sanitario. È necessario, pertanto, adottare provvedimenti normativi utili per superare le criticità esistenti e attuare le soluzioni proposte dalle Regioni in materia di fabbisogno di personale.
Governance settori farmaceutico e dispositivi medici – Risulta necessario avviare un confronto sulle prospettive e sullo sviluppo dei settori farmaceutico e dei dispositivi medici nel nostro Paese che passa necessariamente per una riforma della governance dei due settori. A tale riguardo, risulta strategico il completamento della riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), come pure appare fondamentale rivalutare complessivamente e condividere la modalità di determinazione e di ripartizione del payback per il superamento del tetto della spesa farmaceutica e della spesa per l’acquisizione dei dispositivi medici, stante l’esigenza di limitare il contenzioso e dare certezza ed esigibilità degli importi dovuti dalle aziende fornitrici, individuando anche per il payback dispositivi medici un Ente regolatore centrale/ministeriale.
Indennizzi alle persone danneggiate da trasfusioni, somministrazioni di emoderivati o vaccinazioni – Dal 2015 non sono stanziate le risorse da parte dello Stato per gli indennizzi dovuti alle persone danneggiate da trasfusioni, somministrazioni di emoderivati o vaccinazioni sebbene sia previsto che le Regioni si facciano carico di anticipare le risorse.
Contrasto alla pandemia da Covid – Pur essendo terminata la fase emergenziale, le Regioni sono tutt’ora impegnate nell’attività di contrasto alla pandemia da Covid-19. Per le Regioni e le Province autonome è essenziale poter disporre di indicazioni per adeguare le strategie di gestione della pandemia all’evoluzione dello scenario epidemiologico, a partire dalla conduzione della compagna vaccinale autunnale con l’impiego degli attuali vaccini bivalenti.
Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità – Incremento dotazione del fondo di cui all’art 34 del Decreto legge n. 41/2021 per le annualità 2022 e 2023. L’articolo 34 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 (convertito dalla legge 21 maggio 2021, n. 69) istituisce il fondo denominato “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, incardinato nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Fondo è destinato a finanziare specifici progetti vari ambiti di intervento in materia di disabilità. Il fondo originariamente aveva una dotazione limitata alla sola annualità 2021 pari a 100 milioni. Con la l. 234/2021 – legge di bilancio 2022 – è stata introdotta al comma 2 la lettera b-bis “iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico” ed è stato garantito il finanziamento del fondo per il 2022 e il 2023 con stanziamento di 50 milioni ad anno. Si chiede che il fondo divenga strutturale e che lo stanziamento 2022 e 2023 sia riportato al valore dell’annualità 2021 pari a 100 milioni ad anno.
Fondo per il potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità – Si ritiene necessario che il fondo venga esteso anche alle Regioni a statuto speciale , prevendendo un congruo incremento dello stesso.
Necessità di riportare i Fondi per il Dopo di Noi e per il caregiver familiare a una dimensione pluriennale, quale condizione necessaria a sostenere i bisogni di consolidamento delle progettualità negli ambiti territoriali, rispondendo da un lato alla richiesta di sostenibilità avanzata dalle famiglie e dall’altro alla domanda di incremento della platea di beneficiari”.