Schillaci nuovo ministro della Salute: l’augurio di un buon lavoro e i temi su cui lavorare

E’ Orazio Schillaci a succedere a Roberto Speranza: è lui il nuovo ministro della Salute del Governo Meloni. Rettore dell’università di Roma Tor Vergata dal 2019, una figura tecnica che avrà davanti importanti sfide e progettualità da traguardare.

Schillaci, 56 anni, è docente ordinario di medicina nucleare ed è stato preside della facoltà di medicina e chirurgia della stessa Università. È inoltre presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare.  Durante la sua carriera universitaria ha anche preso parte a diverse commissioni sanitarie alla Regione Lazio e presso il ministero della Salute. Nel 2020 è stato nominato nel comitato scientifico dell’Istituto superiore della sanità che ha affiancato il ministero nelle decisioni chiave prese durante la pandemia da Covid. Durante la sua carriera accademica è stato autore di oltre 220 pubblicazioni su riviste incluse in PubMed, con più di 4700 citazioni, ed è revisore di oltre 50 interviste internazionali.

A nome del presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luca Pallavicini così come di tutta l’associazione, al neo ministro vanno le più vive congratulazioni e la totale disponibilità a collaborare per traguardare le molte sfide che attendono la macro area del socio sanitario, partendo dalla necessità di una visione integrata del settore che sappia porsi obiettivi strutturali.

Oggi più che mai occorre porre massima attenzione alle politiche rivolte alla tutela dei diritti delle persone anziane e non autosufficienti, salvaguardando in parallelo l’ampia sfera di operatori e servizi riguardanti i Livelli essenziali di assistenza (LEA). Scelte cruciali per il paese, che devono necessariamente abbracciare un concetto di Salute intesa come garanzia di condizione di miglior vita possibile e, al pari, di Cura da dedicare con qualità ed efficienza verso chi ha più bisogno.

Tra le tematiche più urgenti, a livello locale e nazionale, ci sono senz’altro: la revisione delle regole dell’accreditamento, controlli più severi, formazione e valorizzazione del personale, tutela di chi investe in qualità e sicurezza e l’avvio di una programmazione di larga scala per stimolare una vera e profonda analisi strutturale del settore.

Confcommercio Salute, Sanità e Cura è a disposizione del ministro e del Governo per un’interlocuzione e una progettazione sinergica a tutela di cittadini, famiglie e operatori virtuosi.

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