Un incontro urgente, che coinvolga l’assessorato e le aziende associate, per affrontare le numerose criticità individuate dall’associazione in ordine all’imminente entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario (prevista per il 30/12/2024) e delle relative tariffe.
E’ quanto richiesto in una lettera inviata al neo assessore alla Sanità di Regione Liguria, Massimo Nicolò, dal Dipartimento Liguria di Confcommercio Salute.
“Nello specifico, nell’ambito dell’attività ambulatoriale svolta dalle Strutture Private Accreditate e Contrattualizzate con il Servizio Sanitario Regionale (SSR) – si legge nel documento, firmato dal presidente Luca Pallavicini e dal referente Laboratori Paolo Giampietro – emergono elementi di forte disomogeneità:
– i laboratori di analisi, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore, subiranno una riduzione delle tariffe che oscilla tra il 12% e il 40%, a seconda delle singole prestazioni;
– al contrario, le strutture di diagnostica strumentale e riabilitazione registreranno un incremento tariffario economico del 35% per le medesime prestazioni erogate;
– analogamente al rialzo sono le tariffe per le strutture che forniscono prestazioni di riabilitazione ambulatoriale, nell’ambito delle convenzioni vigenti con INAIL per il recupero dei pazienti infortunati sul lavoro, che erogano prestazioni LEA con oneri a carico del SSR.
Quanto sopra descritto genera nel settore una forte preoccupazione. Da un lato, i laboratori di analisi rischiano di non poter più sostenere i costi di produzione e quindi avere difficoltà nella prosecuzione dell’attività, dall’altro, le strutture di diagnostica strumentale, con un budget assegnato 2025 invariato, si vedranno costrette a ridurre il numero delle prestazioni erogate, allungamento delle liste di attesa, con grave nocumento per la salute dei cittadini”.