Piano Nazionale per le Dipendenze: ecco il documento 2022-25 a 12 anni dall’ultima versione

Sono molti gli obiettivi del nuovo Piano Nazionale per le Dipendenze 2022-2025: un ampio documento che il Governo ha recentemente trasmesso a Regioni, Comuni e Province nonostante sia ormai prossimo al termine del suo mandato.

Il PAND arriva a distanza di 12 anni dall’ultima versione e costituisce l’esito della VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze – “Oltre le fragilità”, nonché il risultato di una sfida ambiziosa, di ampia condivisione e collaborazione fattiva e multilivello, tra Istituzioni ed esperti del settore.

Come specificato nel documento di trasmissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, “il documento rappresenta infatti la confluenza, in un’ottica pragmatica, dello straordinario lavoro portato avanti attraverso un articolato processo partecipativo al quale hanno preso parte tutti gli stakeholders di riferimento (tra cui Amministrazioni Centrali interessate ed il Gruppo Tecnico Interregionale Dipendenze) e costituisce uno strumento fondamentale per programmare le politiche dell’immediato futuro nel campo delle dipendenze, in maniera connessa e integrata con le risultanze dei tavoli di lavoro che, all’interno dei Ministeri competenti, si stanno occupando di approfondire il tema delle dipendenze nelle sue molteplici sfaccettature, dal contrasto, all’organizzazione dei servizi, all’inclusione sociale”.

I lavori preparatori del PAND sono iniziati nel mese di marzo 2022 e hanno visto il coinvolgimento, secondo un modello partecipativo, reso possibile anche attraverso l’ausilio di una piattaforma dedicata e a cui l’Europa sta guardando con attenzione come buona pratica da diffondere tra i Paesi membri, al quale hanno aderito 271 Esperti che si sono liberamente candidati e che rappresentano la multidimensionalità dell’articolato mondo delle dipendenze. Tutti i risultati del lavoro partecipativo, visibili sulla piattaforma web, sono stati peraltro registrati nell’ottica di assicurare la massima condivisione e trasparenza.

Per come è stata concepita, la struttura del Piano consente una lettura tridimensionale del fenomeno, intersecando Linee Strategiche, Settori trasversali e relativi Obiettivi in una matrice programmatica “tanto inclusiva della complessità affrontata in ciascun ambito – si legge – quanto di immediata fruizione, grazie alle dettagliate Schede Azione e alle Schede Tecniche, ulteriore elemento di innovazione del PAND, che integrano più azioni all’interno di progettualità strutturate individuando tematiche di rilievo e indicando gli elementi necessari all’implementazione, al monitoraggio e alla valutazione di tali progettualità“.

La struttura del PAND

Il Piano si basa su tre Linee Strategiche:

Riduzione della domanda: prevenzione, trattamento e assistenza;

Riduzione dell’offerta: garantire la sicurezza sociale;

Affrontare i danni connessi alle droghe.

Vengono inoltre individuati cinque Settori Trasversali e relativi Obiettivi, a sostegno delle Linee Strategiche: Livelli di attuazione della governance e cooperazione internazionale; Formazione e ricerca; Popolazioni specifiche; Monitoraggio e valutazione; Informazione e comunicazione.

Le principali iniziative:

Incentivare la prevenzione delle dipendenze nel setting scolastico;

Innovare, ampliare e rendere omogenea la rete dei Servizi per le Dipendenze;

Costruire Linee di Indirizzo nazionali: per la definizione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali; per l’attivazione o il potenziamento di equipe multiprofessionali stabili; per lo sviluppo di progetti personalizzati; per la presa in carico integrata e multidimensionale; per l’introduzione del Budget di Salute;

Favorire l’integrazione dei Ser.D con i servizi di bassa soglia in un’ottica di diagnosi e intervento precoce attraverso la definizione di Linee Guida nazionali, modelli di intervento, strategie operative;

Stanziare risorse vincolate per lo sviluppo del processo di riforma;

Istituire all’interno dei Servizi un’area riabilitativa con competenze e professionalità specifiche;

Costruire un percorso che superi le differenze nell’applicazione delle disposizioni vigenti a livello regionale anche in materia di patologie ammesse a rimborso e modalità prescrittive;

Smantellare i gruppi della criminalità organizzata legati al traffico di droga;

Rendere più efficace il monitoraggio dei canali digitali utilizzati per la distribuzione delle sostanze stupefacenti e aumentare, in stretta collaborazione con il settore privato, i sequestri di sostanze illecite introdotte clandestinamente attraverso tali canali;

Identificare precocemente l’uso di nuove sostanze;

Sviluppare programmi di aggiornamento, sensibilizzazione e identificazione precoce dei comportamenti a rischio correlati a internet e nuove tecnologie.

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