Residenzialità diffusa e valorizzazione del patrimonio: ecco “Heritage Salus”

Tutelare la salute delle fasce più fragili della popolazione, tema di stretta attualità all’indomani della pandemia, valorizzando al contempo il patrimonio immobiliare e gli immobili d’epoca. Assocastelli, tra le più importanti e autorevoli associazioni italiane di gestori e proprietari, privati e non, di immobili d’epoca e storici, raccoglie la sfida con il progetto Heritage Salus. Un’iniziativa interessante, che ha il nobile obiettivo di fornire alcuni luoghi d’eccellenza come gli immobili d’epoca quali residenze protette per anziani non autosufficienti ma anche i nuovissimi Senior Living per gli Over autosufficienti, contribuendo allo sviluppo di una residenzialità diffusa più volte auspicata.

Da qui la decisione di Assocastelli di creare una propria sezione dedicata al settore della cura e della sanità, denominata Heritage Salus. I gruppi Korian e Over, realtà leader nel settore dell’assistenza sanitaria, guidati dalla presidente Mariuccia Rossini, sono tra i primi partner dell’iniziativa. La sezione Heritage Salus di Assocastelli sarà presieduta da Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura. Nell’ambito di tale importante collaborazione Confcommercio Salute, da sempre sensibile alle tematiche legate alla tutela della salute dei soggetti fragili, sosterrà e promuoverà il progetto.

L’iniziativa di Assocastelli nasce da alcune evidenze. Negli anni, alla ricerca di forme di valorizzazione, una parte del patrimonio immobiliare in Italia è già stata utilizzata per attività nel settore assistenziale e sanitario: si pensi agli antichi conventi che, una volta dismessi, sono stati riconvertiti per ospitare strutture di assistenza e cura. È cresciuta anche l’attenzione dei fondi di investimento immobiliare nazionali e internazionali per operazioni di acquisizione, riqualificazione e affidamento a reddito a importanti gestori.

Lo scenario di maggior interesse è senza dubbio quello della residenzialità per anziani, che possono mantenere la loro autonomia in contesti dotati di servizi accentrati. Obiettivo è anche quello di alleggerire il carico di lavoro delle Rsa con strutture integrate nel sistema socio-assistenziale. In tal senso gli immobili d’epoca e storici, per le loro caratteristiche di centralità, disponibilità di giardini e parchi e suggestione degli ambienti rappresentano l’ambito più idoneo.

“Il patrimonio e le persone, entrambi valori della nostra società, necessitano di adeguate e continue attenzioni e cure – ha commentato Ivan Drogo Inglese, presidente di Assocastelli e Assopatrimonio. Durante l’insediamento degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, avvenuto lo scorso 20 maggio presso il Cnel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, il presidente ha aggiunto: “Uno degli asset di valorizzazione del patrimonio architettonico e immobiliare d’epoca e storico italiano è rappresentato dal suo utilizzo per attività assistenziali e sanitarie”.

“Favorire una qualità dell’abitare tutelata e con servizi efficienti, nell’interesse della salute delle fasce più deboli della società, è una strategia che vogliamo portare avanti in ottica di residenzialità diffusa – ha commentato Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura – La stessa strategia è stata indicata anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Dunque l’accordo tra Confcommercio Salute e Assocastelli si integra bene con la nostra mission: l’obiettivo è promuovere lo sviluppo di servizi non solo legati alle Rsa ma anche domiciliari, per garantire un’adeguata qualità di vita dell’anziano all’interno di appartamenti sicuri e appositamente convertiti a tale scopo”.

“Convertire e valorizzare il patrimonio storico immobiliare italiano è un atto non solo dovuto ma che si sposa perfettamente con il nuovo approccio dei Senior Living: appartamenti in cui vivere e non invecchiare – ha dichiarato Mariuccia Rossini, presidente di Korian e Over – Le Residenze Over offrono infatti la soluzione per tutti i Senior che ricercano socialità, indipendenza ma anche quella sicurezza data dalla presenza di personale sanitario sempre a disposizione”.

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