Silver Fundraising: gli spunti emersi dal webinar di Confcommercio Salute

Fundraising, uno strumento utile al coinvolgimento dei silver nella vita sociale e a finanziare progetti di assistenza. Di questo e molto altro si è parlato nel webinar di Confcommercio Salute, tenutosi giovedì 15 aprile alle 17. Il seminario online, dal titolo Silver Fundraising: i boomers e la generazione della ricostruzione, da grandi donatori a protagonisti e beneficiari della raccolta fondi, ha avuto come relatore la fundraiser Raffaella Gallini ed è stato moderato da Barbara Maiani, Responsabile nazionale delle relazioni sindacali Confcommercio Salute, Sanità e Cura.

Il webinar parte da una consapevolezza importante: il coinvolgimento degli utenti appartenenti alle due generazioni dei boomers e dei cosiddetti 2 world war, va non solo nella direzione di considerarli grandi donatori, ma anche testimonial, interpreti e beneficiari dell’atto donativo. Scopo dell’incontro è stato quello di individuare buone cause vicine alla sensibilità del donatore e formulare una call to action ricca di valori e contenuti che abbiano come obiettivo principale non quello di “aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”.

Quali sono gli spunti e le proposte operative emerse dal webinar? Lo abbiamo chiesto a Barbara Maiani, Responsabile nazionale delle relazioni sindacali Confcommercio Salute, Sanità e Cura.

Dottoressa Maiani, perchè parlare di Fundraising oggi? Quale importanza ricopre?
«Nel settore sociale e sanitario il Fundraising può dare senza dubbio un impulso alle attività di sviluppo di funzioni sociali dell’Rsa nel territorio, dalle iniziative alle attività fino alla costituzione di spazi non ordinari all’interno delle strutture. Ma non solo, può dare anche la possibilità agli ospiti delle strutture e ai loro parenti di fare attività verso l’esterno, sposando una causa e cercando di arrivare tutti insieme ad un risultato, nel sociale come nel sanitario. Quello del Silver Fundraising è un tema interessante anche alla luce della pandemia che stiamo purtroppo ancora vivendo e che ha evidenziato un grande interesse da parte di tutta la popolazione, non solo dei boomers, verso le donazioni nel settore sanitario e socio-sanitario».

Il webinar parte da una definizione delle generazioni precedenti dal punto di vista dei più giovani: i boomers sono infatti quelle persone nate tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il grande periodo di aumento demografico. I boomers oggi possono fare tantissimo, anche grazie alla loro lunga esperienza, soprattutto se si parla di sanità e cura. Qual è il loro ruolo nella società?
«Sono persone che studiano, si informano, curiose di tutto ciò che succede attorno a loro. Persone con grandi possibilità economiche, che detengono il 40% del patrimonio italiano ma che credono nel valore delle donazioni e sposano per questo importanti progetti. A loro va tutta la nostra stima e il nostro riconoscimento».

Qual è stata la testimonianza della fundraiser Raffaella Gallini all’interno del webinar?
«La testimonianza della dottoressa Gallini è stata estremamente interessante, perchè ha aperto un mondo di possibilità che noi stessi non avevamo valutato prima: la possibilità di sviluppare progetti che coinvolgano non solo chi lavora nel nostro settore ma anche il tessuto sociale, gli ospiti delle Rsa e i loro parenti. Tali iniziative devono essere portate avanti credendo nei propri valori, con trasparenza e con i giusti mezzi comunicativi. Si basa pur sempre su un sistema fiduciario tra chi raccoglie i fondi e realizza le attività e chi dona».

Secondo quanto emerso dal webinar, quali sono le problematiche che oggi frenano il Silver Fundraising?
«Per quanto riguarda il Silver Fundraising, la problematica più riscontrata riguarda il fatto che siamo di fronte ad un campo tuttora inesplorato. Ma una volta scoperto il Silver Fundraising, questo va fatto con cognizione di causa, pianificando e studiando i canali di comunicazione insieme ad esperti per poter massimizzare i risultati ed evitando spiacevoli effetti boomerang».

Si è parlato di buone cause, call to action efficaci ed esempi di buone pratiche. Quali sono quelle emerse dal webinar?
«Sono stati fatti diversi esempi concreti, non solo nel nostro territorio regionale e nazionale, ma anche in quello internazionale. Un esempio particolare ma calzante è stato quello di Tom Moore, un veterano britannico, alla soglia dei cent’anni, che ha lanciato una sfida sul web con cui è riuscito a raccogliere oltre 1,8 milioni di sterline a sostegno del personale sanitario impegnato contro la pandemia di Covid. La sfida era quella di fare cento giri di 25 metri, nel giardino di casa sua, con il deambulatore prima di celebrare il suo centesimo compleanno il 30 aprile».

 

 

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