Nel rispetto della normativa e delle linee guida vigenti, “si richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare, ad un familiare dell’ospite della struttura Rsa purché munito del Green Pass, l’accesso alle Rsa e alle residenze assistenziali per persone con disabilità, tutti i giorni della settimana anche festivi, garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata possibilmente sino a 45 minuti“. Lo spiega la nuova Nota Circolare del Ministero della Salute, datata 30 luglio 2021, che sostituisce le regole contenute nell’Ordinanza 8 maggio 2021.
La circolare di fatto pone un freno alla situazione attuale di molte Rsa in Italia, in cui le visite vengono consentite solo una volta a settimana, a discrezione della struttura, mai nel fine settimana, con una durata massima compresa tra i 15 e i 25 minuti. In merito alla possibilità di prevedere quale requisito di accesso alle strutture Rsa l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi anche da parte delle persone in possesso della certificazione Covid ad altro titolo, la nuova Circolare 30 luglio 2021 raccomanda di “valutare tale misura precauzionale con la massima cautela onde evitare che possa rappresentare una limitazione non giustificata al diritto di visita”.
Con riferimento alle uscite temporanee degli ospiti dalle strutture residenziali, afferma inoltre la circolare, “si rammenta, così come previsto dalla vigente normativa, che è sufficiente che tali soggetti siano muniti delle certificazioni verdi Covid, senza che sia necessario, dopo il rientro, ricorrere a specifiche misure di isolamento, se non in casi particolari rimessi alle decisioni delle direzioni sanitarie”.
Infine, si invitano gli Assessorati ad “effettuare controlli a campione sull’applicazione di tutte le misure, protocolli e linee guida adottati in materia, nonché a voler garantire la massima diffusione delle predette indicazioni operative a tutte le strutture del servizio sanitario nazionale (comprese quindi le residenze sanitarie assistenziali e le residenze assistenziali per persone con disabilità), in modo da assicurarne l’applicazione uniforme sul territorio nazionale”.