Fa registare ancora dati negativi il binomio tra vaccini e informazione nei pazienti oncologici in Italia, si tratti di vaccinazioni anti-Covid, anti-pneumococcico, anti-influenzale, anti-Herpes zoster ed altre tipologie.
E’ il quadro tracciato da un’indagine promossa dalla Rete Oncologica Pazienti Italia (ROPI), condotta nelle oncologie italiane in oltre 300 pazienti (di età compresa tra 18 e over 70 anni, il 75% donne) con l’obiettivo di valutare la sensibilità al tema.
Buono il livello di conoscenza sull’utilità delle vaccinazioni, in temine di efficacia e protezione: il 90% del campione considera le vaccinazioni efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e oltre il 70% le ritiene sicure. Tuttavia un 8% le ritiene rischiose e addirittura il 21% di pazienti non ha una opinione in merito.
Fiducia, oltretutto, nelle dichiarazioni ma non nei fatti: il 40% dei pazienti oncologici intervistati, anche prima della malattia, non si è infatti mai sottoposto a vaccinazione anti-influenzale, il 21% all’antitetanica, il 59% all’anti-pneumococcica e addirittura l’88% all’anti-herpes zoster. Il 96% dei pazienti si è invece sottoposto alla vaccinazione anti-Covid, e di questi l’83% alle tre dosi e il 2% anche alla quarta.