Decreto Aiuti ter e caro energia: le misure a favore del comparto sanitario e socio sanitario

Venerdì 16 settembre è arrivato il via libera all’unanimità da parte del Consiglio dei ministri al decreto Aiuti ter, con molti interventi atti a contrastare il caro energia e sostenere famiglie, imprese e regioni che devono affrontare un forte aumento delle spese.

Per il settore sanitario e socio sanitario il perimetro dei sostegni, al momento, trova ancora dei limiti: per le strutture sanitarie sono previsti aiuti alle strutture private accreditate contrattualizzate, mentre per il settore socio sanitario si fa riferimento agli enti del terzo settore e agli enti religiosi rivolti a persone con disabilità.

Il testo

Nel comma 5 dell’articolo 5 della bozza del decreto, si stabilisce che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano potranno riconoscere alle strutture sanitarie private accreditate “un contributo una tantum”, a valere sulle nuove risorse stanziate, “in proporzione al costo complessivo sostenuto nel 2022 per utenze di energia elettrica e gas, a fronte di apposita rendicontazione da parte della struttura interessata e ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del Servizio sanitario regionale”.

Da sottolineare anche quanto previsto dall’articolo 8 “Disposizioni urgenti in favore degli enti del terzo settore per il sostegno alle persone con disabilità in materia di crisi energetica”: viene istituito un fondo ad hoc di 120 milioni per il 2022 “al fine di sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale e domiciliare rivolti a persone con disabilità, che in conseguenza all’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica hanno subito un incremento dei costi dell’energia superiore al 30 per cento relativamente al medesimo periodo nell’anno 2019”.

Potrebbe interessarti anche

News

Cover stories

Iscriviti alla Newsletter