Prolungamento dello stato di emergenza in Italia fino al 31 dicembre 2021 e nuovi parametri per i cambi di colore fra le regioni. Ma soprattutto l’introduzione del tanto atteso Green Pass Covid a partire dal 6 agosto 2021, con indicazioni su servizi, luoghi e attività cui si potrà accedere solo se si è in possesso del certificato verde che attesti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o un tampone negativo. Questi i contenuti dell’importante decreto legge del 23 luglio intitolato Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.
Il tema del Green Pass è forse quello più dibattuto dell’ultimo decreto, tanto da attirare l’attenzione anche delle sfere del sanitario e sociosanitario, soprattutto in merito alla possibilità o meno di accedere ad ospedali e Rsa per far visita ai parenti. Anche per ospedali e Rsa restano invariate le disposizioni generali del Green Pass: la certificazione verde Covid è ottenibile con l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Covid (validità 9 mesi), con la guarigione dal Covid (validità 6 mesi) o con l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo (validità 48 ore).
Saranno possibili le visite ai parenti nelle Rsa e negli ospedali con il Green Pass? Il Governo ha dato risposte precise sull’argomento.
Green Pass e visite ai parenti in Rsa e ospedali: la decisione del Governo
Chi ha il Green pass potrà far visita ai parenti ricoverati in ospedale ed alle persone anziane che vivono in Rsa. A precisarlo sono fonti del Ministero della Salute: “All’articolo 4, lettera b del decreto appena varato dal governo con cui si norma l’uso del Green pass, è previsto per i parenti dei pazienti l’accesso alle sale d’attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri”. La precisazione del Ministero arriva dopo l’appello al ministro della Salute Roberto Speranza sulla revisione delle modalità di accesso dei familiari nei reparti d’ospedale.
Con il Green Pass si è dunque superato anche il divieto di visite dei familiari ai ricoverati in ospedale. In realtà, un divieto parzialmente allentato già negli ultimi mesi: in casi eccezionali e valutati dalla direzione del reparto, ai parenti veniva rilasciato un permesso per visite brevi ai loro congiunti. Con ulteriori eccezioni per i genitori dei bambini ricoverati e per situazioni di particolare gravità. «Mantenendo, tuttavia, sempre un comportamento di massima prudenza» la posizione dei vertici dell’ospedale Civile. Si prevede inoltre che il green pass consentirà agli accompagnatori dei pazienti non affetti da Covid e dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità, di permanere anche nelle sale di attesa delle strutture ospedaliere oltre che dei dipartimenti d’emergenza e accettazione e dei reparti di pronto soccorso.
Altre attività possibili con il Green Pass
Il Green Pass, richiesto a partire dal 6 agosto 2021, oltre alle visite in ospedali e Rsa consentirà di accedere soprattutto queste attività:
- Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
- Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
- Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre
- Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso
- Sagre e fiere, convegni e congressi
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento
- Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione
- Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- Concorsi pubblici
Nuovi criteri per la colorazione delle zone
L’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (banca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dall’entrata in vigore del decreto i due parametri principali saranno:
- Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid
- Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid
Le Regioni restano in zona bianca se:
a. L’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive
b. qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:
- Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15%;
- Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10%;
È necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla:
a. l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid sia superiore al 10%;
b. qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100mila abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive:
- Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid è uguale o inferiore al 30%;
- Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid è uguale o inferiore al 20%;
È necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100mila abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla per passare dalla zona gialla alla zona arancione.
Una Regione è in zona rossa in presenza di un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100mila abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive:
a. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid è superiore al 40%;
b. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid è superiore 30%;