“Dopo sei anni finalmente è stata raggiunta l’intesa in Stato-Regioni sul decreto tariffe che consente la piena efficacia dei nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) varati nel 2017”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, dopo l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del decreto del Ministero della Salute, di concerto con il MEF, sulle tariffe dei nuovi Lea in attuazione del Dpcm 12 gennaio 2017.
“Il Dpcm del 2017 – ha aggiunto – innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete. Prestazioni che finora non è stato possibile erogare su tutto il territorio nazionale proprio in mancanza dell’adozione del decreto tariffe”.
Cosa prevedono i nuovi Lea
Il provvedimento aggiorna le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999 e valorizza quelle di nuovo inserimento. Le nuove tariffe entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 per quanto concerne l’assistenza specialistica ambulatoriale e dal 1° aprile 2024 per quanto concerne l’assistenza protesica.
Tra le novità per la specialistica ambulatoriale l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali. Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico, finalizzata anche a fornire il sostegno necessario ad affrontare situazioni spesso emotivamente difficili in relazione alle possibili implicazioni connesse alla comunicazione del risultato. Si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Le richieste delle Regioni
La Conferenza delle Regioni ha chiesto di inserire sempre in un “primo veicolo normativo utile” una modifica ai tetti di spesa sugli acquisti di prestazioni sanitarie da strutture private accreditate con il Ssn. Fino a oggi infatti il limite al budget aveva impedito acquisti ulteriori da strutture convenzionate. Infine, dalle Regioni è arrivata anche la richiesta di un nuovo “aggiornamento immediato dei nomenclatori tariffari e delle tariffe riportate nello schema di decreto, da concludersi coerentemente con la loro entrata in vigore”. Quest’ultima previsione consentirebbe ai governatori di impiegare i 200 milioni annui stanziati dal precedente Governo proprio per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, a cominciare dall’annualità 2022.