Caregiver e anziani: gli aiuti previsti dal nuovo Ddl del Governo con i fondi del Pnrr

Il Consiglio dei ministri del 10 ottobre scorso ha approvato il Disegno di legge che prevede politiche in favore delle persone anziane, anche in attuazione delle missioni 5 e 6 del Pnrr in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti.

Con il nuovo Disegno di legge, proposto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, vengono avviate nuove politiche in favore delle persone anziane, sulla base del nuovo Piano nazionale per la non autosufficienza relativo al triennio 2022-2024, per il quale è stato stanziato un plafond di oltre 2,6 miliardi di euro.

E’ prevista l’istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza, nonché il miglioramento qualitativo dei servizi residenziali e semi residenziali per gli anziani che dovranno sempre più facilitare le normali relazioni di vita e le attività sociali nel rispetto della riservatezza della vita privata.

Il Piano nazionale

Il Piano individua gli interventi per garantire livelli essenziali per le prestazioni sociali su tutto il territorio nazionale. Le risorse del Fondo ammontano a: 822 milioni di euro per il 2022; 865,3 milioni di euro per il 2023; 913,6 milioni di euro per il 2024.

Sono finanziati anche i progetti previsti dalle “Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente“, sulla base della programmazione regionale (183 ambiti) per un ammontare complessivo di 14,6 milioni di euro per ciascun anno del triennio.

Per il rafforzamento dei PUA (Punti Unici di Accesso) sono previsti 20 milioni per il 2022 e 50 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2023-2024, per le le assunzioni di personale presso gli Ambiti Territoriali Sociali.

Il Disegno di legge

Il Ddl risponde all’esigenza concreta di promuovere politiche pubbliche che valorizzino, fra le altre cose: l’invecchiamento attivo; un facile accesso ai servizi sanitari e sociali; lo sviluppo di contesti urbani e piccoli centri che prevedano abitazioni adeguate; l’accesso alla mobilità; luoghi di socializzazione e la solidarietà tra le generazioni; il rafforzamento dell’assistenza domiciliare; il contrasto alle forme improprie di istituzionalizzazione.

Le deleghe al Governo riguardano l’adozione di uno o più Decreti legislativi:

in materia di politiche per l’invecchiamento attivo, la promozione dell’inclusione sociale e la prevenzione della fragilità, finalizzati a promuovere la dignità e l’autonomia delle persone anziane;

aventi per oggetto misure in tema di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, attraverso la ricognizione, il riordino, la semplificazione, il coordinamento e l’efficientamento della legislazione vigente, nonché il potenziamento progressivo delle azioni nell’ambito delle risorse disponibili;

in materia di politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e non autosufficienti, secondo i principi dettati dal Disegno di legge. Tra questi quelli relativi all’introduzione, su base volontaria, in via progressiva e sperimentale di un’indennità unica universale volta a riequilibrare il sistema degli interventi tra erogazioni monetarie e offerta di servizi ferma restando la disciplina attuale dell’indennità di accompagnamento; la promozione del riordino e la semplificazione delle agevolazioni contributive al fine di sostenere e promuovere l’occupazione di qualità nel settore dei servizi socioassistenziali e le misure finalizzate a favorire e sostenere le migliori condizioni di vita individuali dei caregiver familiari.

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