Tariffe laboratori e soglia minima attività: Conf Salute scrive alle Regioni

Una richiesta d’incontro, inoltrata ai Presidenti e agli Assessori alla Sanità delle 20 Regioni italiane, per affrontare le molte criticità relative all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2024, del nuovo nomenclatore tariffario per le prestazioni di diagnostica di laboratorio, collegato all’introduzione dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).

E’ l’iniziativa portata avanti da Confcommercio Salute assieme ad altre 5 tra le principali Associazioni Nazionali che riuniscono più di 6.000 laboratori di analisi privati, accreditati con il SSN (FederAnisap, Snabilp Federbiologi, C.I.D.E.C. – Federazione Sanità, Associazione Strutture Sanitarie Istituti Privati ed Accreditati – ASSIPA e Laboratori Analisi Associati Pugliesi – LANAP), per garantire in futuro la capillarità e la prossimità al cittadino delle prestazioni diagnostiche, quali elementi essenziali per offrire un servizio snello e costante in grado di far fronte al meglio anche a situazioni emergenziali.

Tra le criticità del nomenclatore è stato sottolineato anche il fatto che la misura, risalente al 2017, riporta costi inferiori mediamente del 30% rispetto al precedente tariffario, e non tiene conto dell’inflazione, che dal 31 marzo 2017 ad oggi è cresciuta complessivamente del 20.3%.

QUI il testo integrale della lettera

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