Case di comunità, domiciliarità e telemedicina: i primi fondi del Pnrr per la sanità

Da “Missione 6” del Pnrr arrivano i primi 8 miliardi per la sanità: nei giorni scorsi è stata infatti approvata in Conferenza Stato-Regioni la proposta di riparto dei fondi che verranno destinati alle Regioni, responsabili dell’attuazione di specifiche linee progettuali. Regioni che ora avranno tempo fino al 28 febbraio 2022 per presentare i Piani regionali, al fine di sottoscrivere il Contratto Istituzionale di Sviluppo che in ogni caso dovrà essere firmato entro il 31 maggio 2022.

In Conferenza Stato-Regioni abbiamo dato il via libera alla ripartizione di oltre 6,5 miliardi del PNRR e di circa 1,5 miliardi del Piano nazionale per gli investimenti complementari destinati alla sanità – ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano FedrigaProseguiamo il percorso della massima collaborazione istituzionale per l’attuazione del Recovery plan del nostro Paese, ma occorre puntare di più sul rapporto fra le Regioni ed il Governo, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale che miri al rilancio del nostro Paese, razionalizzando le procedure e coinvolgendo di più i territori“.

La ripartizione delle risorse

Le risorse che serviranno per:

Case di comunità (2 miliardi);

Rafforzare l’assistenza domiciliare e la telemedicina (204,5 milioni);

Ospedali di comunità e assistenza sanitaria intermedia (1 miliardo);

Ammodernamento tecnologico e digitale ospedaliero (più di 2,6 miliardi);

Sicurezza e sostenibilità ospedaliera (638,8 milioni).

Altri investimenti riguarderanno infrastruttura tecnologica, analisi dati, vigilanza livelli essenziali di assistenza, sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario.

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