Fascicolo Sanitario Elettronico: via alla 2a fase in tutte le Regioni con i fondi del Pnrr

Al via la seconda fase del progetto legato al Fascicolo Sanitario Elettronico: dopo lo sviluppo dei progetti pilota condotti da sei Regioni, parte ora la fase che vedrà gli interventi interessare tutto il territorio nazionale grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Mercoledì 12 ottobre il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha presentato alla Conferenza Stato-Regioni Unificata i risultati ottenuti nella prima fase, che ha visto coinvolte sei Regioni pilota per incrementare l’alimentazione dei fascicoli e la portabilità tra Regioni per i cittadini che si trasferiscono. A questa fase hanno partecipato le Regioni Basilicata, Campania e Piemonte (incremento alimentazione) e le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia (trasferibilità automatica).

“L’esito del lavoro è stato ampiamente positivo”, afferma una nota del ministero per l’Innovazione tecnologica. Alcuni dati:

Per quanto riguarda l’alimentazione, in appena sette mesi, la Regione Basilicata è passata dal 27% dei documenti disponibili sull’FSE al 95%; la Regione Campania dal 1,5% al 53%; e la Regione Piemonte dal 50% al 80%. Sulla portabilità interregionale, la percentuale di successo nella migrazione dei documenti tra le Regioni pilota è passata dal 14% al 93% nel periodo ottobre 2021-giugno 2022; allo stesso tempo è stata riscontrata la riduzione degli errori rispetto alla migrazione, passati dal 5% al 0,60% dei documenti interessati nello stesso periodo di riferimento.

La seconda fase

Il secondo step del progetto, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, componente 2.1.3 – Missione 6, vedrà gli interventi interessare tutte le Regioni del Paese e beneficiare anche di quanto appreso durante i programmi pilota. Per sostenere le Regioni e le Province Autonome in questo percorso, il Governo ha già stanziato 610 milioni di euro, sanciti con il Decreto Interministeriale pubblicato in Gazzetta lo scorso 4 ottobre 2022, e destinati al potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi e all’incremento delle competenze dei professionisti del sistema sanitario.

Il Ministro ha inoltre annunciato che, per quanto riguarda la piattaforma nazionale di telemedicina, l’agenzia Agenas ha dichiarato economicamente conveniente e di pubblica utilità la proposta di Partenariato pubblico privato ricevuta da Poste Italiane, Dedalus, Engineering, Althea e Almaviva, che sarà ora messa a gara. Entro l’autunno saranno inoltre avviate le procedure per le gare che metteranno a disposizione di tutte le Regioni i servizi di telemedicina, in particolare per le visite, l’assistenza, il consulto e il monitoraggio da remoto.

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