Giornata mondiale della Salute Mentale 2022: “Al lavoro per renderla una priorità globale”

Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Istituita nel 1992 dalla Federazione mondiale per la salute mentale e riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità, la Giornata promuove, mediante campagne e iniziative, la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale.

Il tema del 2022 è “Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale”. “Stiamo già lavorando per aiutare le società europee – ha affermato Stella Kyriakides, Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare – a prendersi più cura della nostra salute mentale. Abbiamo stanziato 27 milioni di euro per azioni di salute mentale e abbiamo lanciato una nuova iniziativa ‘Più sani insieme’ che aiuta ad affrontare la salute mentale e le malattie neurologiche, tra cui incoraggiare il benessere a casa, a scuola e sul posto di lavoro e un maggiore impegno nella prevenzione proattiva. Stiamo anche portando il nostro lavoro su ricerca, istruzione, giustizia, occupazione, inclusione sociale e disabilità. Questo è un buon inizio, ma possiamo e dobbiamo fare di più”.

Nell’Ue, già prima della pandemia di Covid-19, i problemi di salute mentale colpivano oltre 85 milioni di cittadini. La pandemia ha solo intensificato questi problemi, soprattutto per i giovani, quelli con un’occupazione meno sicura o con un’istruzione e redditi inferiori. L’ansia, la solitudine e la depressione sono aumentate in modo significativo.

Kyriakides ha poi fatto riferimento all’annuncio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, di guidare l’Ue verso un approccio più globale alla salute mentale che farà la differenza per le persone. “Per fare ciò – ha sottolineato – non solo dobbiamo lavorare con le parti interessate chiave, le ONG e gli operatori sanitari per sviluppare nuove strategie, ma soprattutto dobbiamo anche ascoltare i bisogni dei nostri cittadini e quelli dei nostri operatori sanitari che sono stati sottoposti a enormi pressioni in questi anni”.

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