Legge delega Anziani: le proposte di modifica cruciali al Decreto

Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza (tra le cui organizzazioni aderenti figura anche Confcommercio Salute, Sanità e Cura) ha presentato un documento contenente le proposte di modifica dello schema di Decreto Legislativo in attuazione della Legge Delega 33/2023 “Politiche in favore degli anziani”, presentato dal Governo lo scorso 25 gennaio.

Per esaminare il Decreto il Patto ha deciso di focalizzare l’attenzione sui due grandi obiettivi della riforma:

LA COSTRUZIONE DI UN SETTORE INTEGRATO – Si vuole superare l’attuale frammentazione delle misure pubbliche, dislocate tra servizi sanitari, servizi sociali e trasferimenti monetari nazionali non coordinati tra loro, al fine di realizzare un sistema il più possibile organico e unitario.

LA DEFINIZIONE DI NUOVI MODELLI DI INTERVENTO – Il “cuore” consiste nella revisione degli interventi che assorbono la maggior parte delle risorse pubbliche dedicate: servizi residenziali, servizi domiciliari e indennità di accompagnamento.

Per approfondire

PROPOSTA MODIFICHE DECRETO LEGISLATIVO – PATTO FEBBRAIO 2024

Webinar 1° marzo – Riforma non autosufficienza: contenuti e prospettive

E’ in programma venerdì 1 marzo il webinar, organizzato dalla Scuola superiore per le politiche sociali e sociosanitarie (ASP Ambito 9, Jesi) e il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, sui contenuti e le prospettive della riforma della non autosufficienza attualmente in discussione in Parlamento.

L’evento si terrà venerdì 1 marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30, è gratuito e si terrà sulla Piattaforma Teams:

Webinar 14 febbraio – Riforma non autosufficienza: il momento della verità

Mentre lo scorso mercoledì 14 febbraio VITA ha organizzato il webinar “Riforma non autosufficienza: il momento della verità” per riflettere su alcune domande cruciali della riforma. Come la riforma cambierà la vita degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie? Su quali punti invece, nel suo breve passaggio in Parlamento, il testo deve essere migliorato?

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