Sale spesa sanitaria, “out of pocket” in forte crescita: i dati della Ragioneria dello Stato

Anche nel 2021 la spesa sanitaria del Ssn ha proseguito la sua crescita fino a 126,6 miliardi di euro, a cui si aggiungono altri 37,16 miliardi di euro per prestazioni sanitarie pagate direttamente dai cittadini al di fuori del Ssn. E’ il quadro tracciato dal monitoraggio della spesa sanitaria della Ragioneria dello Stato, nel nuovo report 2022. Tra gli aumenti più consistenti c’è quello della spesa “out of pocket”, che supera i 37 miliardi.

Si legge nell’introduzione del rapporto: “La performance del nostro SSN si colloca ai primi posti nel contesto internazionale. Tuttavia il mantenimento degli standard qualitativi raggiunti rende indispensabile affrontare il tema della sostenibilità dei costi del sistema sanitario pubblico in presenza di livelli di finanziamento condizionati dai vincoli finanziari necessari per il rispetto degli impegni assunti dall’Italia in sede comunitaria. Esistono margini di efficientamento e di razionalizzazione del sistema che possono essere utilmente attivati per far fronte agli effetti dell’invecchiamento della popolazione, garantendo la qualità e l’universalità dei servizi erogati”.

La Spesa out of pocket

Per il 2021 la spesa sanitaria privata, dopo il rallentamento registrato nel 2020 (pari a -11,6% rispetto al 2019), presenta una significativa risalita fino alla cifra di 37,16 mld, pari al +20,7% rispetto ai valori dell’anno precedente. La distribuzione regionale mostra che la ricrescita dei valori risulta sostanzialmente equidistribuita su tutto il territorio nazionale.

Sulla composizione della rilevazione della spesa sanitaria privata per tipologia di spesa, nel 2021, le spese per visite specialistiche ed interventi continuano ad avere un peso prevalente (46,1%) sul totale della spesa a carico dei privati, confermando il trend degli anni precedenti. Anche per questo anno la rilevazione della spesa sanitaria privata per visite specialistiche e interventi chirurgici proviene prevalentemente da medici odontoiatri (31,1% del 2021 vs il 33% del 2020).

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