Case e Ospedali di Comunità, la Corte dei Conti: “Italia in forte ritardo sui target del Pnrr”

Italia in forte ritardo sull’attuazione del Pnrr in merito all’attivazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità: progetti per cui risultano stanziate risorse pari, rispettivamente, a 2 e 1 miliardo di euro per l’attivazione, entro la metà del 2026, di oltre 1.400 Case della Comunità e oltre 12.400 Ospedali di Comunità.

La Corte dei Conti in una delibera fa però luce sullo stato dei progetti stessi, caratterizzati da fortissimi ritardi che hanno già compromesso il target Ita del 31 marzo 2023, evidenziando una “realistica difficoltà di pervenire nei tempi, ormai ravvicinati, del target 31 marzo 2023, all’adozione di una progettazione avanzata” per una buona parte delle procedure concorsuali. E i ritardi sono importanti anche riguardo al tema dei trasferimenti delle risorse alle Regioni.

I progetti in esame vengono gestiti dal Ministero della Salute (Amministrazione titolare), dalle Regioni/Province autonome (Soggetti Attuatori) e dalle singole Asl (Soggetti Attuatori Esterni). L’obiettivo da conseguirsi entro il 31 marzo 2023, relativo alla realizzazione dell’intervento, prevede la “approvazione dei progetti idonei per indire le gare per la realizzazione delle strutture”. Ad oggi però c’è ancora un insufficiente numero di progetti pervenuti alla fase del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) e, in alcuni casi, ancor più estesa appare la carenza di progetti definitivi ed esecutivi, giustificata – in massima parte – dal Ministero come conseguenza delle numerose e differenti strategie di gara, messe in atto per la realizzazione del Programma”, evidenzia la Corte dei Conti.

Parrebbe dunque necessario spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del target Italia relativo all’approvazione dei progetti, con richiesta della relativa autorizzazione al Ministero dell’Economia e Finanze.

Le raccomandazioni della Corte dei Conti al ministero della Salute

1) preso atto del rischio di mancato raggiungimento del target ITA al 31 marzo 2023 e dei probabili riflessi negativi sul conseguimento del successivo target, di espletare le necessarie azioni volte ad evitare stasi o rallentamenti procedurali nel percorso volto al rispetto dei previsti milestone e target, anche attraverso un’adeguata programmazione ed eventuali interventi correttivi, per recuperare possibili ritardi accumulati;

2) con riferimento alle anticipazioni già erogate ai Soggetti Attuatori, di sollecitare gli stessi a provvedere alle rendicontazioni relative alle eventuali erogazioni effettuate;

3) di svolgere le attività necessarie ai fini di velocizzare le verifiche e le istruttorie relative alle predette anticipazioni delle risorse, nei confronti dei Soggetti Attuatori che le abbiano richieste e non le abbiano ancora percepite;

4) di monitorare l’operato di quei Soggetti Attuatori che non abbiano ancora richiesto le anticipazioni, rivolgendo agli stessi le necessarie sollecitazioni;

5) di vigilare affinché i progetti in corso di approvazione rispondano alle esigenze di funzionalità delle strutture sanitarie da realizzare, con riferimento ai contingenti di personale richiesti, ai servizi e alle opere infrastrutturali connaturate alle attività che verranno espletate all’interno delle stesse;

6) lo svolgimento di una attenta attività di controllo e di monitoraggio, ai sensi dell’art. 8 del Dl 77/2021, da parte del Ministero, nei confronti dei Soggetti Attuatori e di Invitalia, sollecitando la realizzazione, nei tempi congrui, degli obiettivi sottesi a milestone e target previsti e le relative esaurienti informative.

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