Vaccinazione anti HZ: i primi dati dal convegno di Italia Longeva e il lavoro di Conf Salute

In una fase in cui è alta l’attenzione verso gli strumenti di prevenzione vaccinale, in Lombardia si fa strada anche la vaccinazione contro l’herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio, soprattutto nella fascia di popolazione più fragile: gli anziani assistiti nelle RSA, tra i più esposti all’insorgenza e alla gravità della malattia e delle sue complicanze. Da giugno di quest’anno ad oggi, infatti, il numero delle somministrazioni del vaccino ricombinante anti-herpes zoster è passato da 1.553 a 10.457, facendo salire a circa il 20% il livello di copertura tra gli anziani nelle RSA. All’interno delle residenze, inoltre, più del 60% degli anziani ha già ricevuto il vaccino antinfluenzale. Se ne è discusso stamani a Milano, presso Palazzo Pirelli, durante il convegno di Italia Longeva “Strategie e strumenti per aumentare la prevenzione vaccinale contro l’herpes zoster”, patrocinato da Regione Lombardia, da FIMMG Lombardia, dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e dalla Società Italiana di Igiene (SItI).

Non solo un focus lombardo, perché l’evento ha riunito istituzioni, esperti e attori della sanità per confrontarsi sulle strategie più efficaci per innalzare le coperture vaccinali e condividere le esperienze virtuose implementate sul territorio. Il convegno è stato inoltre l’occasione per veicolare lo spot della campagna sociale di Italia Longeva #MiVaccinoNonMiAccendo, patrocinata da Pubblicità Progresso,  finalizzata ad aumentare la consapevolezza dell’herpes zoster e dell’importanza della vaccinazione.

Tra i relatori anche il presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luca Pallavicini, che ha illustrato il lavoro sviluppato dall’associazione in termini di prevenzione, formazione e best practices con operatori e strutture, oltre all’azione di dialogo e interlocuzione con i referenti delle istituzioni sanitarie territoriali.

“L’herpes zoster è un nemico subdolo e intenso da cui proteggersi perché causa una pessima qualità della vita. Tuttavia, c’è una bassa percezione del rischio di contrarre l’infezione e della potenziale gravità della malattia, che si somma a una diffusa disinformazione circa l’esistenza di vaccini efficaci e gratuiti per i sessantacinquenni”, ha spiegato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva. “L’attenzione a vaccinare la popolazione più fragile, quella delle RSA, così come l’opportunità di sfruttare la somministrazione del vaccino antinfluenzale per promuovere l’adesione alle altre vaccinazioni raccomandate degli anziani, possono rappresentare delle valide strategie per innalzare le coperture dello zoster e proteggere chi è più vulnerabile”.

La visione e il lavoro di Confcommercio Salute

Come ricordato dal presidente Pallavicini, che nel suo intervento si è anche soffermato sull’importante tema delle Rsa quali attori protagonisti di possibili future reti territoriali di servizi di qualità, in quanto “luoghi di vita e non solo di cura”, l’attività di Confcommercio Salute su prevenzione e vaccinazione anti Zoster si è focalizzata su due fronti: da un lato sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica sui rischi connessi alla mancata vaccinazione; dall’altro facilitare la formazione e informazione degli addetti ai lavori che quotidianamente operano sul territorio, stimolando un’interlocuzione proficua, chiara e il più possibile univoca con le Regioni e le Aziende sanitarie locali.

La nostra organizzazione ha favorito lo sviluppo di percorsi formativi, anche con focus specifici sui contenuti delle delibere di Lombardia e Piemonte sulla vaccinazione contro l’Herpes Zoster nelle RSA, rivolti a Direttori Sanitari, Direttori Generali e operatori di diverse strutture e gruppi a noi associati. Un percorso di formazione e sensibilizzazione che potrà accompagnare e facilitare l’implementazione delle campagne vaccinali, fornendo delle best practices da condividere e analizzare nei prossimi mesi.

C’è poi il fronte del dialogo con i referenti delle istituzioni sanitarie, che l’associazione ha in programma di rafforzare ulteriormente nei prossimi mesi: un aggiornamento costante, chiaro e condiviso sui programmi e le azioni implementate a livello centrale e territoriale è infatti essenziale per generare le buone pratiche. “Spetta anche a noi operatori e rappresentanti degli operatori sviluppare strategie che colmino i vuoti comunicativi e migliorino i deficit normativi e di applicabilità delle norme fin qui emersi: come Confcommercio Salute, Sanità e Cura vogliamo continuare a fare la nostra parte”, ha ribadito Pallavicini.

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