Covid, mascherine, vaccini, interventi: la circolare del Ministero del 29 dicembre

Nuovi obiettivi e indicazioni alle Regioni nella Circolare del Ministero della Salute n. 51786 del 29 dicembre, avente a oggetto “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023”.

Qui il testo integrale della circolare.

I punti principali

Attività di sorveglianza e monitoraggio

Nella stagione invernale 2022-2023 continueranno tutte le attività di sorveglianza. E’ verosimile un aumento della pressione sui laboratori sia per la diagnostica ma anche più in generale, sulle reti di sorveglianza virologica a causa di una maggiore circolazione stagionale dei virus respiratori, e dunque “è necessario che siano previsti meccanismi di rafforzamento dei sistemi in vigore”.

Sarà essenziale assicurare un “volume di sequenziamento sufficiente per monitorare i virus in circolazione e l’emergenza di nuove varianti virali e una adeguata capacità diagnostica dei laboratori”.

Vaccinazione Covid

Nella stagione invernale 2022-2023 l’obiettivo della campagna vaccinale sarà quello di continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione.

Le priorità e i fattori da considerare nella preparazione e nell’attuazione delle nuove strategie vaccinali, includono:

la prosecuzione della campagna vaccinale in corso, colmando le lacune nella copertura vaccinale del ciclo primario e dei booster raccomandati e mantenendo una sufficiente capacità di vaccinazione;

la possibilità di combinare le campagne di vaccinazione contro Covid e influenza;

lo sviluppo di programmi di vaccinazione con vaccini adattati, identificando gruppi di popolazione prioritari ed assicurando che ci sia una disponibilità sufficiente di dosi;

il monitoraggio dell’efficacia e la sicurezza dei vaccini adattati una volta iniziata la diffusione su larga scala;

l’implementazione di strategie di comunicazione efficaci per promuovere l’assunzione di dosi di richiamo, il completamento della serie primaria e la campagna sui nuovi vaccini e adattati e sui vaccini proteici.

Al tempo stesso, le campagne informative dovrebbero essere indirizzate anche a incentivare l’uso dei vaccini anti-influenzali per le persone a rischio.

Interventi non farmacologici

Gli interventi non farmacologici si sono dimostrati “fondamentali per limitare la diffusione del virus, proteggere i gruppi vulnerabili e ridurre la pressione sui sistemi sanitari”.

L’utilizzo di mascherine, si spiega, è “efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave. Analogamente, nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”.

Infine, garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi è una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del Sars-CoV-2 e di altri virus respiratori.

Gestione domiciliare dei pazienti

La gestione clinica dei pazienti affetti da Covid permette una gestione precoce dell’infezione limitando il sovraccarico di strutture sanitarie assistenziali. Tale gestione “è evoluta nel tempo, riflettendo l’evoluzione delle conoscenze relative alla patogenesi, ai sintomi presentati dai pazienti, alle nuove evidenze sulle terapie, e alla disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali”.

Misure di organizzazione dei servizi sanitari

Per la stagione invernale 2022-2023 si ritiene “indispensabile” che i servizi sanitari regionali verifichino, e se necessario rafforzino il proprio stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di infezione da Sars-CoV-2.

In particolare si raccomanda la verifica di:

dotazione di posti letto in ricovero ordinario (area medica Covid) e in regime di terapia intensiva/sub-intensiva dedicati e da dedicare a pazienti Covid, da individuare ed attivare con modalità flessibile in base alla domanda;

disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la gestione in sicurezza dei pazienti:

ricoverati a causa delle manifestazioni cliniche di Covid;

ricoverati per altre cause presso reparti di diversa competenza nosologica e risultati positivi alla ricerca del virus Sars-CoV-2;

disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la disinfezione e sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi alla ricerca del virus Sars-CoV- 2;

approvvigionamento di materiali di consumo, strumentazione, dispositivi, diagnostici, farmaci, vaccini, ecc.;

disponibilità di personale sanitario formato e continuamente aggiornato, che possa supportare i reparti ospedalieri e i servizi territoriali nel caso di un aumento del numero di casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali e/o dei Dipartimenti di Prevenzione;

dotazioni e procedure delle Rsa e long term facilities;

modalità e protocolli dell’assistenza a domicilio;

efficacia della comunicazione esterna e interna, ivi compresa la tempestiva comunicazione dei dati che alimentino i flussi informativi nazionali.

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