Green Pass Covid: gli aggiornamenti sulla validità e le differenze con quello europeo

Sul sito web di Confcommercio Salute, Sanità e Cura abbiamo già affrontato il tema del Certificato Verde Covid (o Green Pass). Lo ricordiamo: si tratta di un certificato, per ora cartaceo (dal 20 giugno dovrebbe essere anche digitale), che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo nelle 48 precedenti. Questo permetterà di viaggiare ovunque in Italia anche fra zone rosse o arancioni, sia per visitare gli anziani nelle case di riposo che per partecipare, ad esempio, a manifestazioni sportive e concerti (quando si potrà).

C’è però una novità, introdotta dal Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lunedì 17 maggio, riguardante la validità del pass: la sua scadenza, infatti, è stata portata a 9 mesi dalla seconda dose (rispetto alla precedente validità di 6 mesi dal rilascio del certificato). Altra novità riguarda la possibilità di utilizzare il pass anche da coloro che hanno ricevuto solo la prima dose: la validità scatterà 15 giorni dopo la prima inoculazione. L’aggiornamento comporta un vantaggio ai vaccinati con AstraZeneca, dal momento che la seconda dose viene inoculata 12 settimane dopo. Per loro, il pass avrà una validità di circa 12 mesi: i primi tre mesi grazie alla prima dose e poi 9 mesi dalla seconda dose.

Rimangono invariate le modalità con le quali ottenere il green pass. Tuttavia la questione appare ancora poco chiara e soprattutto non uniforme su tutto il territorio nazionale. Alcune Regioni infatti consentono di stamparlo direttamente dai propri portali (dall’area riservata dove ci si è prenotati) oppure attraverso appositi sportelli dell’Asl. Dal 20 giugno la versione cartacea dovrebbe essere affiancata da quella digitale, stando alle dichiarazioni ministeriali: sarà un Dcpm a definire le modalità operative.

Come funziona il Pass Europeo Covid

Quali sono le principali differenze tra il Green Pass italiano e quello europeo? Innanzitutto, l’efficacia nello spazio: l’Eu Digital Covid Certificate infatti sarà essenziale per viaggiare anche in Europa. Le istituzioni Ue hanno raggiunto l’accordo per il varo. Il compromesso trovato indica che il certificato “non sarà considerato un documento di viaggio, non condizionerà il diritto alla libera circolazione ma consentirà comunque di spostarsi da un Paese all’altro dell’Unione senza ulteriori adempimenti. Il documento sarà rilasciato dai singoli Stati in formato cartaceo o elettronico, sarà dotato di un sigillo anticontraffazione e non violerà la privacy perché il sistema che li rileverà durante il controllo, leggendo un QR Code, non li memorizzerà. Il regolamento sul Green pass Ue resterà in vigore per 12 mesi e dovrebbe entrare in uso dal primo luglio 2021.

“In base all’accordo – informa l’agenzia Ansa – i Paesi Ue saranno tenuti ad accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali. Ai singoli Stati resterà la possibilità di decidere se accettare anche i certificati delle vaccinazioni effettuate con gli altri farmaci utilizzati in base alle procedure di autorizzazione di emergenza nazionali o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’utilizzo di emergenza. I certificati infine saranno verificati per prevenire frodi e falsificazioni, così come l’autenticità dei sigilli elettronici inclusi nel documento”.

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